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Leggere, azione spregevole e straordinaria

Da Zazienews
Perché leggere, leggere perché: domanda e affermazione assieme. Indagare quali sono le ragioni che accompagnano la necessità della lettura, riflettere sull’azione del leggere, confrontarsi sul come l’azione vive e si ramifica dentro la scuola, fuori dalla scuola, nel quotidiano, nelle biblioteche, nelle librerie. Questi i punti da cui partirò per il corso Nei panni degli altri, percorso di educazione alla lettura rivolto agli insegnanti, promosso dal Cepell. E dalla bibliografia ricca ed estesa, condivisa con il gruppo che ha elaborato il progetto, scelgo tre libri da cui, idealmente, iniziare.
Leggere, azione spregevole e straordinaria
Il capolavoro del compianto Giuseppe Pontremoli, straordinario maestro, pedagogo, visionario, lettore, scrittore, che in Elogio delle azioni spregevoli, in catalogo per l’ancora del Mediterraneo, invita a leggere. Sempre e comunque, scegliendo i testi che generosamente possono essere proposti ai ragazzi, prestando la propria voce, offrendo il proprio pensiero. Stupendosi assieme a loro, regalando la gioia dell’incontro con la narrazione, con la lettura silenziosa o condivisa.
Leggere, azione spregevole e straordinaria
Accanto il testo recente di Edgar Morin, in catalogo per Raffaello Cortina, Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione. Morin va oltre la lettura per occuparsi di educazione e di “vita". Lo fa partendo da affermazioni che allargano gli orizzonti, quelli del sapere e dell’azione: “Quindi insegnare a vivere non è solo insegnare a leggere, scrivere e fare di conto, né solamente conoscenze basilari utili della storia, della geografia, delle scienze sociali, delle scienze naturali. Non è concentrarsi sui saperi quantitativi, nè privilegiare la formazione professionale specializzata: è introdurre una cultura di base che includa la conoscenza della conoscenza...”.
Leggere, azione spregevole e straordinaria
Per finire, anzi per invitare a ricominciare, il bellissimo libro Il Narratore di Saki, nell’edizione voluta da Orecchio Acerbo, illustrata dalla mano felice e colta di Michele Ferri. Un racconto breve del grande Hugo Hector Munro (Saki), che incanta: acuto, leggermente crudele, sicuramente politicamente scorretto, meravigliosamente imprevedibile, con un ritmo che invita a lasciarsi stupire e a gioire dello stupore ritrovato. Prima tappa Fano, ospitati nella bella Mediateca Montanari, luogo di libri, di letture, di azioni e di pensiero.

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