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Leggere Poesia / Piccola Donna di Tanzania

Creato il 01 gennaio 2012 da Marianna06

  

36-African-Lady

  

 

   Piccola donna e mamma di Tanzania di te io non so nulla.

   T’immagino di certo giovane e bella

   con la tua pelle eburnea , i capelli ricciuti e il passo  elastico e sicuro.

   Ti penso, a quanto dicono,  avviluppata tra le spire di un  male antico e oscuro.

   Creatura impotente e smarrita.

   Mentre impietosi occhi indagatori ti squadrano

   senza poter far nulla.

  

   Fragile sei come il  bimbo, che stringi tra le braccia.

   Io mi domando, senza risposta, che ne sarà di te a breve?

   Confusa ti dimeni, seminando ancestrali paure tra gli astanti

   E  tuttavia le tue grida infrangono un cielo sordo.

 

   Raccolgo il tuo dolore  solo per affiancarlo ai tanti

   di  tutte le altre donne, bambine, giovani o vecchie, avvezze da

   sempre a sofferenze in terra d’Africa.

   Lo condivido sì , lo rendo noto ma, senza soluzione, è proprio poca cosa.

   Anzi pochissima.

   Farà  il dottore bianco, nel grande ospedale di città, quel qualcosa per te ?

     Sempre più spesso sento raccontare di altre come te.

   Tutte uguali e compagne nel dolore.

   Che accade laggiù?

 

   L’Africa sta cambiando e noi non vogliamo vedere.

   Parliamo di riti, di stregonerie, di magie e di accidenti vari.

   Giusto per tacitare la coscienza.

   La verità è altrove e forse più semplice che mai.

   Piccola donna di Tanzania, e donne tue compagne nel dolore,

   siete   voi  invece che state aprendo gli occhi e ciò che vedete non vi piace.

   Non vi piace proprio più.

   E lo gridate scompostamente purché qualcuno presti orecchio.

  

   Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

  


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