Libro già preso in esame da Cristina (http://delfurorediaverlibri.blogspot.it/2015/07/non-voltarti-abbiamo-perso-guest-post32.html), dalla quale abbiamo già estrapolato giudizi, intuizioni, pensieri di questo capolavoro.
Scritto con maestria, italiano ricercato, scorrevole, delicato, un uso della punteggiatura che spesso tanti autori dimenticano e al quale nessun lettore è ormai abituato.A differenza del libro "Nuda proprietà", incontriamo pochissimi dialoghi, ma è stato bello riscoprire l’uso dei due punti. La mancanza di conversazione non rende mai il libro noioso, anzi, è sempre molto in movimento con le sue descrizioni.Una Torino da amare e odiare, da possedere o no, ma spettacolare per la sua bellezza da leggere. Una descrizione affilata come una lama del lavoro che ama la protagonista e l’autrice: l’insegnamento. Un viaggio alla ricerca di se stessi e alla ricerca della vita vera di Anna.Un personaggio che ameremo immediatamente quello di Anna, ma che lo scorrere delle pagine ci porterà anche ad odiare. Coi i suoi amori e le sue vicissitudini: il matrimonio deciso in età troppo giovane e con nessuna esperienza per allontanarsi da una famiglia troppo invasiva e presente, la decisione della separazione dopo l’incontro con un nuovo amore andando contro alla società, ai genitori e alle malelingue.Anna che per tanti aspetti non crede in se stessa, che vuole essere amata, ma che non sa farsi rispettare accetta questo amore “oggetto”; Anna che non sa prendere posizioni, tranne che per il divorzio, con uomini che la usano, al quale lei si aggrappa per risanare quella sensazione di solitudine.Tra la sinfonia delle pagine verrete accompagnati da una Anna che ammirerete, giudicherete, odierete, amerete, rispetterete, che farà sognare e camminare con lei. Marco, Davide, Melania, saranno satelliti importanti, spesso anche solo di contorno in una vita vissuta in solitudine.Un libro da soppesare, come la lettura impegnativa che ci porta a intraprendere ore di riflessioni. Avremo bisogno di pause per lasciare depositare e sedimentare le emozioni.Magazine Cultura
Leggere ... volare ... vivere!#3 - Non voltarti, abbiamo perso
Creato il 30 agosto 2015 da Loredana Gasparri
SimoCoppero
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