Buon venerdì. Vi avevamo avvertiti che questa rubrica non sarebbe sempre stata piacevole. Oggi doveva essere il giorno di Kafka ma la cronaca incombe e quindi vi beccate uno stralcio del cosiddetto Piano di rinascita democratica
Per chi non lo sapesse, è quel documento che riassume le linee guida e gli obiettivi della P2. Se vi chiedete come siamo arrivati a questo punto qui trovate la risposta. Enjoy.
Dal “Piano di rinascita democratica”
MEDIO E LUNGO TERMINE
Nel presupposto dell’attuazione di un programma a breve termine come sopra definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un programma a medio e lungo termine con l’avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi istituzionali e’possibile fin d’ora formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali, salvo per quel che attiene pochissimi grandi temi, e’necessario rinviare nel tempo l’elencazione di problemi e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinamento Giudiziario
I – unitificazione del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione – articoli 107 e 112 ove il P.M.
e’ distinto dai giudici)
II – responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del P.M. (modifica
costituzionale)
III – istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte
ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e connessi
pericoli ed eliminando le attuali due fasi di istruzione
IV – riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale)
V – riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle
promozioni dei magistrati, imporre limiti di eta’ per le funzioni di accusa, separare le
carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile
VI – esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di
funzioni in possesso di particolari requisiti morali
a2) Ordinamento del Governo
I – modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla
Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni
del successore
II – modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualità di parlamentari
III – revisione della legge sulla contabilita’ dello Stato e di quella sul bilancio dello Stato
(per modificarne la natura da competenza in cassa)
IV – revisione della legge sulla finanza locale per stabilire – previo consolidamentodel debito attuale degli enti locali da riassorbire in 50 anni – che Regioni e Comuni possono spendere al di là delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni di obbligazioni di scopo (esenti da imposte e detraibili) e cioè relative ad opere pubbliche da finanziare, secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola libertà di spesa basata sui debiti;
V – riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i
i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari
a3) Ordinamento del Parlamento
I – nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.)
II – modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo Ministro) ed al Senato preponderanza economica (esame del bilancio)
III – stabilire norme per effettuare in uno setesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali, regionali e comunali (modifica costituzionale)
IV – stabilire che i decreti-legge sono inemendabili
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
I – Corte Costituzionale: sancire l’incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive
in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in
organo legislativo di fatto)
II – Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l’ineleggibilita’ ed
eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
III – Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini
secondo criteri geoeconomici piu’ che storici. Provvedimenti economico sociali.
b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di residenza alla dimostrazione
di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare che saltino le finanze dei grandi Comuni);
b2) Nuova legslazione urbanistica favorendo le citta’ satelliti e trasformando la scienza
urbanistica da edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignita’ del cittadino (sul
modello inglese) e stabilendo l’obbligo di pubblicare ogni anno i bilanci nonche’ le retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico ente di
sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi
attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo: il divieto del pagamento di
pensioni prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilita’; il controllo rigido sulle pensioni di invalidita’; l’eliminazione del fenomeno del cumulo di piu’ pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei sindacati
limitando il diritto di sciopero nel senso di:
I – introdurre l’obbligo di preavviso dopo aver espedito il concordato;
II – escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte;
pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III – limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la liberta’ di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprieta’ azionaria delle
imprese e sulla gestione (modello tedesco);
b8) nuova legislazione sull’assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, disciplina delle
acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica – borse di studio ai non abbienti – scuole di Stato normale e politecnica sul modello francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.
c) Stampa – Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI-TV.
Il testo completo qui.
Sapere cos’è la P2 qui.
I refusi che trovate nel testo sono opera del gran maestro de sticazzi Licio Gelli che non conosce nemmeno la differenza tra un apostrofo e un accento.