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Leggi un libro alla bambina… se ci riesci

Da Kalaris @EssereFreelance

Leggere ai bambini di quasi due anni

Mia figlia sta leccando tutti i miei bellissimi libri. Non tutti in un giorno, ma con calma, mattina dopo mattina. Credo ci sia una certa organizzazione nel suo lavoro.

“Reb, i libri si leggono, non si mangiano”, lei mi guarda, ride e aspetta che mi giri. Quando mi rigiro ha quasi in bocca lo sfortunato. “No!” le dico, e lei “Gno Gno…”.

Per cui ho pensato “parliamo di libri, di bambini e lettura”, tre argomenti in uno che mi stanno particolarmente a cuore.

Durante il corso pre parto mi hanno letteralmente ossessionato stregata con frasi del tipo “L E G G I alla bambina, leggi ad alta voce e fin da ora che è in pancia. Lei ti sente, le piace”.

D’accordo mi dicevo: per me leggere è vivere e l’idea che quel frugoletto mi ascoltasse e si rilassasse mi piaceva parecchio. Poi c’erano le riviste di mamme, quasi mamme, forse mamme, mamme per sempre con articoli dal titolo piuttosto invitante “Perché leggere ai bambini?” ,  “L’importanza della lettura ad alta voce”, “I neonati e i libri”, “Il libro della ninna nanna, costruisci una routine”.

In conclusione mia figlia prima che nascesse aveva almeno cinque libri e ora che ha 20 mesi ne ha una trentina, e le piacciono parecchio. Li lecca, ma questo già lo sai, li sfoglia freneticamente, li suona, ci fa su i versi, li lancia, ci cammina sopra, li fa vedere agli “amichetti” per poi portarli via, li butta a terra, ma non è mai capitato che si sia fatta leggere un racconto, non tutto intero per lo meno. Inizio a sospettare che quando fosse in pancia si tappasse le orecchie.

“Leggile qualche racconto”, mi continua a ripetere la pediatra, “ai bambini piace. E’ un ottima tecnica per farli addormentare”. E sti gran razzi,  ai bambini chi? Ogni volta che cerco di prendere in braccio la mia bambina per leggerle un libro lo scenario è sempre uguale. Me lo strappa di mano dopo una, due pagine e inizia a ripetere “Mamma Io, Mamma io”. Ora è passata al simpaticissimo “Mamma mio”. In conclusione sono riuscita a leggerle al massimo due pagine di seguito.

Ho pure portato il libro della nonna nanna a letto. Un momento speciale: lucetta soft accesa, stelline brillanti sulla parete, io e lei nella stanzina e un bellissimo libro della fattoria. Ti immagini la scena? Mi sono annodata alle lenzuola cercando di non farmi strappare di mano il libro. Lei non solo non si è rilassata ma la conquista del libro l’ha esaltata tanto che ho dovuto rimandare la ninna.

D’accordo mi sono detta, forse a mia figlia non piacerà mai leggere, non è mica una disgrazia… (non ci crede nessuno), forse non le piace che sia io a leggere, forse leggo male, forse non le piace la mia voce… aiuto!

Poi ho svelato il mistero: forse è ancora troppo piccola per rimanere concentrata 20 minuti su un libro. Mio marito non resiste per 5 minuti su uno dei miei libri…

In sostanza questo è il consiglio di un anonimo venerdì piovoso: ogni bambino è diverso, ogni bambino ha i propri ritmi e non sempre quel che c’è scritto in un giornale, quel che ti dice l’amica della tua amica, o quel che ti consiglia la pediatra è l’unica verità. A 5 mesi, 12 mesi, 20 mesi i bambini sono bambini, non adulti in miniatura.

Certo io non mollo: ieri abbiamo letto insieme tre pagine di “Stella stellina”, oggi la bambina ha voluto leccare qualcosa di più impegnativo “La cucina dell’antica Roma” secondo Apicio, e io la notte ho deciso di non leggerle un libro ma raccontarle la storia della bambina che saltando di stella in stella conquista la luna. Sembra le piaccia.

E tu ti sei mai annodata fra le lenzuola cercando di leggere un libro a tua figlia?

Written whit love by Claudia

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