...per quanto parli e scriva molto poco, ultimamente. Se non ci fossero Simona e Marzia, le altre due lettrici pervase dal sacro Furore Libresco, questo blog si disidraterebbe impietosamente, poiché sono stata trascinata in altri vortici. Tuttavia, è difficile tenermi lontano da questa creatura digitale, e rieccomi qui a promettere, stavolta non da marinaio, che sarò molto più presente in blogosfera. Per quanto impegnata in altre faccende, non ho smesso di leggere. Non potrei. Così come non potrei smettere di respirare. Riporterò adeguatamente i miei pensieri sulle letture portate a termine, di diverso tipo, leggere e d'evasione, di studio, per lavoro, e di altro genere ancora. Alcune mi hanno fatto ridere, come La costola di Adamo, di Manzini, e altre mi fanno riflettere e mi fanno impegnare, come A scuola di business, di Kyosaki, e altre mi hanno scosso corde che nemmeno sapevo di avere. Inoltre, recentemente devo far fronte anche ad un altro fenomeno: se su Facebook scorro la mia bacheca e leggo titoli di libri, o nomi di autori che ancora non conosco, immediatamente vengo assalita dalla brama completamente sconosciuta di RILEGGERE o di LEGGERE quei libri o quegli autori in questione. Strano, eh? Qualche giorno fa ho letto una citazione tratta da Il Piccolo Principe. Mi sono fermata in tempo, ma mi stavo già dirigendo verso la libreria per cercarlo: all'improvviso dovevo leggerlo di nuovo. Sono diversi giorni che in bacheca, su Facebook, compaiono citazioni e frasi di Paulo Coelho. Di lui lessi L'Alchimista, diversi anni fa, Veronika decide di morire e Undici minuti. Inutile dire che stavo di nuovo per andare a ricercare i titoli che ho già in casa, e a informarmi sui tempi di spedizione e ricezione degli altri che mi mancano. Cosa c'è di male in tutto questo? Nulla, se non una vistosa e preoccupante mancanza di NERBO, visto che mi sono ripromessa di finire i libri attualmente in corso, che sono almeno quattro, prima di passare a quelli del mio tavolino, in paziente attesa da mesi. Parte l'impulso, e io devo seguire il richiamo di un altro libro, anche se sono già impegnata. Non tentate di aiutarmi: non servirebbe a nulla.Mentre cerco di non perdere la faccia con me stessa (fallendo miseramente), ho scritto anche per Eclettica, che è giunta al numero 4: questa volta ho esaminato La bugia di Natale, di Seth Grahame-Smith, che mi è piaciuta davvero poco, e The Signature of All Things, di Elizabeth Gilbert, che invece si è rivelata una graditissima sorpresa. Scoprirete meglio nei dettagli a cosa mi riferisco, per entrambi i libri.Continua la mia partecipazione al Giro Letterario d'Italia, anche se appiedata. La mia "bicicletta virtuale" si è forata nelle prime tappe, e ora seguo il gruppo arrancando ultima ultima...ma arriverò. :-DL'inarrestabile Maria di Start from Scratch Blog ha fondato un altro Gruppo di Lettura Scratch-made su Facebook, questa volta dedicato a Jonathan Franzen. Pensate che la Furiosa abbia almeno fatto finta di declinare l'invito, spiegando di essere già oberata di libri da leggere? Nemmeno per idea. Entusiasticamente incosciente, dotata della sua caratteristica forza di volontà da lumaca stanca, si è appropriata di un "romanzetto" breve breve di 605 pagine, del suddetto Franzen, e ci si è buttata dentro. Irrecuperabile. So long, Furious. E per finire, maggio, tempo di libri (ma pensa): Il Maggio dei Libri, e...il Salone del Libro di Torino. Vogliamo trascurarli? Non sia mai. Vi terrò informati. Sappiate che, se passa il mese di maggio senza nemmeno una virgola da parte mia, sono ritornata alla Grande Casa Celeste dei Libri a occupare il posto di Bibliotecaria Celeste che mi spetta di diritto. Vi ho amato tutti, ricordatevelo. ;-)
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...per quanto parli e scriva molto poco, ultimamente. Se non ci fossero Simona e Marzia, le altre due lettrici pervase dal sacro Furore Libresco, questo blog si disidraterebbe impietosamente, poiché sono stata trascinata in altri vortici. Tuttavia, è difficile tenermi lontano da questa creatura digitale, e rieccomi qui a promettere, stavolta non da marinaio, che sarò molto più presente in blogosfera. Per quanto impegnata in altre faccende, non ho smesso di leggere. Non potrei. Così come non potrei smettere di respirare. Riporterò adeguatamente i miei pensieri sulle letture portate a termine, di diverso tipo, leggere e d'evasione, di studio, per lavoro, e di altro genere ancora. Alcune mi hanno fatto ridere, come La costola di Adamo, di Manzini, e altre mi fanno riflettere e mi fanno impegnare, come A scuola di business, di Kyosaki, e altre mi hanno scosso corde che nemmeno sapevo di avere. Inoltre, recentemente devo far fronte anche ad un altro fenomeno: se su Facebook scorro la mia bacheca e leggo titoli di libri, o nomi di autori che ancora non conosco, immediatamente vengo assalita dalla brama completamente sconosciuta di RILEGGERE o di LEGGERE quei libri o quegli autori in questione. Strano, eh? Qualche giorno fa ho letto una citazione tratta da Il Piccolo Principe. Mi sono fermata in tempo, ma mi stavo già dirigendo verso la libreria per cercarlo: all'improvviso dovevo leggerlo di nuovo. Sono diversi giorni che in bacheca, su Facebook, compaiono citazioni e frasi di Paulo Coelho. Di lui lessi L'Alchimista, diversi anni fa, Veronika decide di morire e Undici minuti. Inutile dire che stavo di nuovo per andare a ricercare i titoli che ho già in casa, e a informarmi sui tempi di spedizione e ricezione degli altri che mi mancano. Cosa c'è di male in tutto questo? Nulla, se non una vistosa e preoccupante mancanza di NERBO, visto che mi sono ripromessa di finire i libri attualmente in corso, che sono almeno quattro, prima di passare a quelli del mio tavolino, in paziente attesa da mesi. Parte l'impulso, e io devo seguire il richiamo di un altro libro, anche se sono già impegnata. Non tentate di aiutarmi: non servirebbe a nulla.Mentre cerco di non perdere la faccia con me stessa (fallendo miseramente), ho scritto anche per Eclettica, che è giunta al numero 4: questa volta ho esaminato La bugia di Natale, di Seth Grahame-Smith, che mi è piaciuta davvero poco, e The Signature of All Things, di Elizabeth Gilbert, che invece si è rivelata una graditissima sorpresa. Scoprirete meglio nei dettagli a cosa mi riferisco, per entrambi i libri.Continua la mia partecipazione al Giro Letterario d'Italia, anche se appiedata. La mia "bicicletta virtuale" si è forata nelle prime tappe, e ora seguo il gruppo arrancando ultima ultima...ma arriverò. :-DL'inarrestabile Maria di Start from Scratch Blog ha fondato un altro Gruppo di Lettura Scratch-made su Facebook, questa volta dedicato a Jonathan Franzen. Pensate che la Furiosa abbia almeno fatto finta di declinare l'invito, spiegando di essere già oberata di libri da leggere? Nemmeno per idea. Entusiasticamente incosciente, dotata della sua caratteristica forza di volontà da lumaca stanca, si è appropriata di un "romanzetto" breve breve di 605 pagine, del suddetto Franzen, e ci si è buttata dentro. Irrecuperabile. So long, Furious. E per finire, maggio, tempo di libri (ma pensa): Il Maggio dei Libri, e...il Salone del Libro di Torino. Vogliamo trascurarli? Non sia mai. Vi terrò informati. Sappiate che, se passa il mese di maggio senza nemmeno una virgola da parte mia, sono ritornata alla Grande Casa Celeste dei Libri a occupare il posto di Bibliotecaria Celeste che mi spetta di diritto. Vi ho amato tutti, ricordatevelo. ;-)
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