LEGO Batman 3: Gotham e Oltre – Gli eroi LEGO son tornati!

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giovanni "GioDomi" Dominoni

Sapevate che i Lego sono nati in Danimarca? Precisamente nel 1949, grazie a Ole Kirk Christiansen che ha iniziato a produrli proprio in quell’anno; inoltre, la parola Lego è un termine composto in due parti (“Leg Godt”) che tradotte significano “Gioca Bene”. Oggi Lego è un colosso, ha spopolato, divenendo un marchio che fa parte dell’infanzia della maggior parte dei bambini. Traveller’s Tales da qualche anno ormai è sinonimo, in ambito videoludico, di serie incentrate proprio sui famosi mattoncini, riuscendo a creare ottimi prodotti, curati a puntino, ricreando al meglio veri e propri universi coi Lego. Dopo aver testato a fondo l’ultimo capitolo della serie incentrata sul cavaliere oscuro, Lego Batman 3: Oltre Gotham, possiamo finalmente lasciarvi alla nostra recensione.

TUTTO L’UNIVERSO DC!

Così come recita il titolo del paragrafo, le vicende che compongono la trama di LEGO Batman 3: Gotham e Oltre non si focalizzano principalmente solo su Batman, ma bensì ci porteranno parecchio a spasso per l’enorme e vario universo DC, coinvolgendo protagonisti e antagonisti di quasi tutte le testate della serie a fumetti. Il plot narrativo riprende direttamente da dove era stato lasciato: Braniac sta per attuare il suo piano di dominio dell’universo, è riuscito a catturare il corpo delle lanterne per sfruttare il loro immenso potere con lo scopo di rimpicciolire quanti più pianeti possibili per farne una collezione personale. Tra i pianeti scelti dal verducolo antagonista vi è anche la Terra, prima pianeta della futura collezione personale di Braniac. Con la minaccia incombente, Batman e Robin decidono così di unirsi alla lega della Giustizia (Justice League), nel tentativo di liberare il Corpo delle Lanterne Verdi e sventare il folle piano del malvagio androide. Senza svelare troppo della storia, scopriremo come l’avventura dei nostri eroi in formato Lego si legherà a divertenti alleanze tra buoni e cattivi che con ironia ci intratterranno per tutta la durata del gioco, nonostante l’elemento narrativo rimanga piuttosto marginale, fornendo l’input per dare il via ed accompagnando le nostre gesta senza particolari note positive o negative. Il lavoro certosino degli sviluppatori però non manca, le trasposizioni dei personaggi sono molto curate, riprendono in pieno gli aspetti caratteristici delle icone DC, tenendo soprattutto conto dei tratti caratteriali che distinguono ciascun protagonista, creando una sorta di caricatura che ben si sposa alle vicende, divertendo senza mai cadere nella noia o nella stupidità estrema.

Il gameplay non è stato stravolto, anzi, è rimasto pressoché lo stesso del capitolo precedente, seppur con qualche aggiunta per quel che riguarda il cast che potremo controllare. L’esperimento ben riuscito, riguardante il free roaming, sembra sia stato momentaneamente accantonato poiché in questa terza comparizione legata a Batman è rimasta la classica divisione tra aree di gioco, anche se occorre specificare che per scorrazzare in giro è rimasta la modalità libera. Ci si poteva aspettare certamente di più per quel che riguarda il gameplay per nulla modificato, contando anche che i livelli proposti sono molto vasti soltanto dopo una prima ora iniziale, ricchi di dettagli ma soprattutto pieni di cose da fare. Il sistema di gioco è semplice ed immediato, molto permissivo, infatti non si arriverà mai a vedere una schermata di game over. Procedere risulta facile: tramite l’utilizzo del tasto ‘X’ si ha la possibilità di attaccare e rompere i tanti oggetti che compongono lo scenario, fatto interamente di mattoncini Lego; alcuni, come vedremo più avanti, essenziali per avanzare. Il combat system non è stato rinnovato e con un semplice button mashing del solo tasto ‘X’ si potrà procedere senza problemi, con interi gruppi di nemici distrutti sotto l’assedio dei nostri colpi. Il tasto ‘A’ invece è adibito al salto, utilissimo per raggiungere parti di scenario nascoste, poiché con alcuni personaggi si avrà la possibilità di effettuare un doppio salto, o addirittura di volare; quello ‘B’ è invece destinato all’interazione con lo scenario, servirà quindi per tirare leve, lanciare rampini, utilizzare le abilità legate al costume indossato o costruire oggetti utili tramite i mattoncini Lego sparsi a terra. Quello ‘Y’, come consuetudine, per cambiare il personaggio controllato, poiché ognuno di essi dispone di particolari abilità e costumi da utilizzare in determinate situazioni per poter sbloccare questo o quel meccanismo, o per recuperare piccoli pezzi di Lego colorati, deviare un raggio laser e liberare così un passaggio ostruito e via dicendo.

Ogni personaggio quindi sarà utile per poter avanzare attraverso i livelli, in cui non mancheranno svariati enigmi ambientali. A questo proposito occorre segnalare che non si tratta di niente di particolarmente complicato, grazie all’utilizzo di una grande mole di costumi (per i personaggi principali) o determinate abilità (per i personaggi secondari) è possibile proseguire senza mai cadere nella noia. Nonostante la mancanza di del sistema free roaming, il team di sviluppo ha potenziato a dismisura le possibilità offerte al giocatore, mantenendo un buon numero di costumi (nove), sbloccabili nel corso della storia, ed inoltre un enorme roster di comprimari che conta 150 personaggi in tutto, da poter utilizzare in un secondo momento nella modalità libera. Ogni livello è cosparso di preziosi mini-kit da collezionare ed anche di monete Lego da recuperare, in alcuni casi facilmente reperibili esplorando i vasti scenari, distruggendo tutto quello che capita a tiro del nostro alter-ego. Non finisce qui, perché in ogni stage ci sarà il personaggio speciale Adam West, da salvare da situazioni pericolose, ed una volta salvato riceveremo in premio uno dei tanti mattoncini rossi per completare al 100% il gioco. A titoli di coda raggiunti verrà inoltre sbloccata la modalità libera con cui poter rigiocare i vari scenari, alla ricerca dei collezionabili mancanti e magari alla ricerca di qualche nuovo personaggio nascosto; in questa modalità è possibile anche selezionare il proprio party, facendo riferimento alla nutrita schiera personaggi disponibili. Completa il pacchetto di gioco la possibilità di giocare in compagnia di un amico tramite la molto divertente modalità cooperativa. Nonostante la grande mancanza (anche questa volta) di una coop online, il divertimento regalato dalla possibilità di giocare in compagnia, anche se solo localmente, è ineguagliabile: facilmente si perdono ore in sessioni libere alla ricerca di tutti i collezionabili o nel tentativo di sbloccare tutti i personaggi disponibili per poi provarli direttamente. Per invogliare i “completisti” vi sono determinati obiettivi che richiedono di giocare un preciso livello con particolari coppie di personaggi, spesso segreti, da sbloccare tramite delle mini-quest secondarie. Nonostante una certa fluidità e semplicità nella struttura di base del gameplay, sembra che le maggiori aggiunte abbiano inficiato sulla intuitività del sistema stesso, lasciando alcune volte il giocatore fermo a fare vari tentativi con i costumi o a distruggere parti di scenario alla ricerca dei preziosi mattoncini, per costruire qualcosa di utile. Sembrerebbe quindi un titolo lievemente più complicato rispetto ai precedenti anche se non si tratta di niente che non si possa superare senza un minimo di impegno. Piccola problematica che invece abbiamo riscontrato in sede di recensione è quella legata al cambio di personaggio, tramite il tasto dedicato: ci è capitato che cambiando personaggio controllato, su uno controllato dalla CPU, quest’ultimo rimanesse bloccato in parti di scenario, o sopra elementi che ne causavano la morte. Niente di preoccupante comunque, è successo solo un paio di volte durante tutta la durata del gioco ed in particolar modo solo durante le sessioni coop.

UN MONDO DI LEGO

Tecnicamente il titolo cerca di non stravolgere le carte, ricreando al meglio le ambientazioni con i mattoncini. Nonostante in un primo momento il gioco mostri delle ambientazioni non proprio ispirate, dopo una prima ora di gioco il mondo si apre, mostrando tutto il buon lavoro degli sviluppatori. Le aree di gioco sono varie ed ampie e richiamano gli appassionati dei fumetti DC, scenari già visti negli albi della casa editrice americana, senza dimenticare una discreta quantità di dettagli. In singolo l’ampia visuale ci permette di andare alla ricerca dei vari elementi che compongono gli scenari, mostrandoci in un certo senso le varie azioni da eseguire per poter andare avanti; in coop invece è possibile adoperare tre tipi differenti di scelte per il tipo di telecamera. La modalità dinamica è quella impostata di default nelle impostazioni di gioco ed utilizza infatti la divisione verticale dello schermo solo quando i due personaggi controllati sono lontani tra di loro; le altre due sono la divisione verticale ed orizzontale dello schermo sempre attiva, che in alcuni casi risultano meno confusionarie. È capitato però che utilizzando ogni tipo di telecamera per la modalità coop, quest’ultima si blocchi solo su una parte dell’ambientazione, non seguendo i personaggi controllati che così vanno fuori schermo, lasciando parti di ambientazioni coperte e complicando il procedimento di risoluzione dei puzzle ambientali. In questo caso, l’unica soluzione trovata è stata quella di scollegare momentaneamente il secondo giocatore, tornando in singolo, così da avere tutto lo schermo a disposizione per risolvere il puzzle ambientale e ricollegare poi il secondo giocatore. Il resto è molto fluido ed accompagnato da un comparto sonoro di tutto rispetto: per la prima volta dispone di un doppiaggio in italiano, in grado molto spesso di scatenare grandi risate. Le musiche di sottofondo sono altrettanto eccellenti, riprese direttamente dalle sigle di alcune serie TV cult degli anni ’60 e ’70, e completano un comparto tecnico a cui non si poteva chiedere di più.


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