Lei è probabilmente quello che ci si aspetta da un film che parla del ruolo delle tecnologie di questi tempi, sicuramente più di quanto abbia fatto il film (mancato capolavoro) Disconnect. Non è un film perfetto, ma è una pellicola dannatamente hipster. Sembra uscito dai post di Tumblr taggati #hipsteria e la colonna sonora è fatta dalle canzoni che condividete spasmodicamente su Facebook di quegli artisti dai nomi impronunziabili. Insomma, vi piacerà.
Ambientato in un futuro non troppo lontano, Theodore Twombly (Joaquin Phoenix) è un uomo solo, introverso e depresso dopo essere stato lasciato dalla compagna di sempre Catherine (Rooney Mara). Un giorno, dopo aver visto una pubblicità, decide di acquistare un nuovo sistema operativo, OS1, che si basa sull’intelligenza artificiale, sulla voce di Samantha (Scarlett Johansson) e sulla capacità dello stesso di evolvere. Il protagonista inizia quindi a sviluppare un forte legame con la “sua” Samantha, che ne influenzerà profondamente la vita.
Praticamente la trama della mia vita e della mia relazione con il mio iPhone.
Ma basta parlare di me, parliamo del film che, come vi dicevo, è un film da hipster. Non ci sono riferimenti né temporali né spaziali, per cui la storia si svolge in un non meglio precisato futuro. Che però non è molto lontano, se pensiamo a quello che Siri e i vari device elettronici sono già in grado di fare.
Insomma, un’idea azzeccata (che è valsa un Oscar per Spike Jonze), un’ambientazione bella da vedere e non scontata per un film che però non mi è sembrato compiuto al 100%. Un paio di momenti da “chiudo un secondo gli occhi, ma non per dormire, per riflettere meglio sulla storia” ci sono; d’altronde, molto di Lei si basa sugli intensi dialoghi tra uomo e macchina. Sul finale, invece, stenderò un velo pietoso (sul quale ho rimesso i popcorn che ho ingurgitato durante il film).
In molti hanno criticato il doppiaggio di Samantha che nella versione italiana è la voce di Micaela Ramazzotti. Non voglio aggiungere nulla su questo aspetto, per cui lascerò parlare un addetto ai lavori, sicuramente imparziale.
Visto #LEI, bellissimo film, doppiato. Puristi guardino pure originale, per me esperienza impagabile. #SpikeJonze #QuellaVoce
— Paolo Virzì (@PaoloVirz) March 13, 2014
Livello di SHAZAMMABILITÀ: alta. Canzoni degli Arcade Fire e non solo. Sono quei pezzi che su Last.fm non vi sognereste mai di nascondere, come invece fate con le canzoni di Lady Gaga.
Livello di BONAGGINE DEL CAST: media. E ovviamente sto parlando solo della parte femminile del cast (nel quale compare anche Amy Adams), perché Joaquin Phoenix PLEASE .
Quanto dura / quanto sarebbe dovuto durare: 126 minuti / 90 minuti. Un po’ too much.
Mi devo fermare dopo i titoli di coda per vedere la SCENA NASCOSTA o posso andare direttamente a casa? No. Subito a casa a proseguire il sonnellino.
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 3 Anne Praderio su cinque.