Stampe evocative, pattern all-over, giardini fatati e boschi incantati. Colore, tanto. E la magia prende vita. Sì, perché gli abiti realizzati da Juan Caro e Fabio Sasso, fondatori del brand Leitmotiv, sono tele su cui scorgiamo dipinte quelle storie che ci venivano raccontate da bambini e che tanto amavamo. Così come amiamo le collezioni del duo creativo bolognese. E oggi, entriamo nell’idilliaco mondo del duo creativo per scoprirne di più.
Un passato formativo nel mondo dell’arte, un presente professionale nel fashion system. Com’è avvenuto questo passaggio? E com’è nato il vostro sodalizio? Raccontateci il percorso creativo che ha portato alla nascita di Leitmotiv.
L’arte è la nostra inesauribile fonte d’ispirazione. Chiunque si interessi o studi le arti è conscio del potere evocativo insito in esse. Per noi, abbinare arte e moda è diventata una vera e propria mansione: il nostro scopo è quello di rivalutare i linguaggi dell’arte, fondendoli nelle nostre collezioni. Un acuto osservatore riuscirà a notare tra le pieghe dei nostri abiti e le cromie allucinogene di cui ci serviamo una vera e propria rivalutazione dell’arte, una celebrazione devota che attraverso la moda si palesa. Il nostro sodalizio ha radici profonde nutrite dall’amore incondizionato di entrambi per l’arte e la sua poetica che si profonde nel nostro lavoro e si concretizza, anno dopo anno, attraverso collezioni dallo spiccato senso estetico. Juan si trasferisce in Europa e si specializza in arte visuale, Fabio, studente al Dams di Bologna, realizza una ricerca sul rapporto tra arte e moda e, intanto, si forma come sarto. Insieme, abbiamo creato un’armonia di ricerca artistica e artigianato sartoriale. A Giugno 2008 risale la nostra prima vincita di Fashion Incubator, il concorso della Camera Nazionale della Moda Italiana che propone i designer del futuro. Nel frattempo, Bologna, con il suo fascino intramontabile e cosmopolita, diviene il quartier generale di Leitmotiv dando il via alla nostra avventura.
L’amore per il barocco e per la sartorialità dell’uno, la passione per il gotico e per la ricerca artistica dell’altro si fondono in un’atmosfera dall’allure fiabesca. Come riuscite a coniugare due stili tanto diversi? Ma soprattutto, da dove nascono le ispirazioni?
Leitmotiv è sogno che si concretizza e come tale le forme e i volumi da noi studiati posseggono un’impronta romantica. Gli stili dell’arte ci hanno aiutato sin dall’inizio a concedere un’anima al nostro marchio, a modellarlo come si fa con una statua a nostra immagine e somiglianza. È il prodotto di due sognatori, siamo entrambi eterni fanciulli che credono nella forza indistruttibile della creatività: il mondo che immaginiamo è fiabesco, animato da avatar e mirabilia di ogni genere che diventano i soggetti per le stampe e gli accessori. La nostra volontà di miscelare arte e sartorialità, oltre che barocco e gotico, ci permette di dar vita ad un ulteriore mondo fantastico, tutto nostro, in cui l’arte regna sovrana ed è l’unica legge da seguire.
Sin dalla prima collezione, Giardino delle Delizie del 2007, le influenze tra arte e moda sono parte integrante del marchio. E ancora oggi continuano a nutrire costantemente il vostro stile. In che modo, però, nel tempo, si è evoluto questo simbiotico rapporto tra le due discipline?
L’arte e la moda sono legate da un fil rouge impalpabile, noi crediamo fortemente nel potere dell’immagine che si imprime nella mente e l’arte, con il suo alfabeto di stili, è l’infinita fonte d’ispirazione a cui noi ci affidiamo. La nostra volontà è quella di riuscire a servirci del suo enorme database per evolvere, attraverso il nostro marchio, una nuova concezione della moda. Le nostre collezioni, nel tempo, hanno subito innumerevoli metamorfosi, ma il nostro punto focale è da sempre la penetrazione dell’arte con la moda. Utilizziamo anche il moderno e tutto ciò che è in voga per creare nuovi innesti: ad esempio, la collezione Leitmoticon smaterializza emoticon di testo che diventano soggetti principali per le stampe dei capi.
Colori vivaci e texture vibranti esaltano personaggi onirici e mondi surreali restando il “motivo conduttore” del marchio. Anche l’ultima collezione, infatti, erge a protagonista una natura incontaminata e fantastica. Parlateci della vostra primavera estate 2016.
La nostra collezione P/E 2016 è un’immersione totale in una natura contaminata e transgenica. Un tripudio di flora e fauna marina si intrecciano in una danza surreale, intarsiati in tessuti pregiati e impalpabili. Colori e texture vibranti si animano divenendo i veri protagonisti della passerella, volumi e proporzioni accarezzano il corpo, sfiorandolo amabilmente. Il mondo Leitmotiv si immerge in un’atmosfera surreale, le fantasie si moltiplicano sui tessuti dando vita ad una collezione vivace e frizzante.
La spring summer 16, Arizona Dream, è stata presentata lo scorso settembre sulla passerella della fashion week milanese. Un gradito ritorno e una grande conferma dopo il debutto avvenuto a febbraio. Cosa è cambiato in sei mesi?
La nostra azienda è in continua evoluzione e le nostre idee in fermento non hanno mai posa. Tante cose sono cambiate e molte altre cambieranno, ma noi cercheremo di rimanere sempre noi stessi, conserveremo il metodo artistico di creare moda che abbiamo servendoci della nostra creatività. In fondo siamo solo due viaggiatori dell’immaginario alla ricerca della perfezione e della bellezza, in continua metamorfosi. Cercheremo di non farci abbagliare da falsi miti e continueremo a percorrere la nostra strada senza mai cedere. Oltretutto, il processo creativo dopo questi sei mesi è in continuo rinnovamento, nulla rimane uguale e siamo in continua crescita.
Mara Franzese