Il Lele Mora delle riviste di gossip, di un certo mondo patinato e opaco non lo vedrete mai piu", spiega. Ora Mora vuole essere chiamato solo 'Gabrielè. "400 giorni di carcere - spiega - mi hanno fatto capire tante cose, ad esempio che avevo tolto le carezze ai miei figli per darle a chi non le meritava.
Sulla foto che per anni lo ha rappresentato, quella dove compariva come un pascià adagiato tra cuscini mentre si faceva massaggiare i piedi, Mora afferma: "Quella foto non mi ha mai rappresentato, non ero io, fu uno scatto rubato". "Ho ripensato a tante mie arroganti polemiche - racconta poi - come quando offesi Formigli, i giornalisti e i comunisti per il loro lavoro e le loro idee, con frasi e un linguaggio per me oggi irripetibile, con minacce di cui mi vergogno.
E come mio primo atto nuovo voglio chiedere scusa a Formigli e ai suoi colleghi, a tutti, senza se e senza ma".
Mora non parla dell' attualità giudiziaria, "per rispetto ai giudici", "per quello per cui sono a giudizio valuteranno i giudici. Posso dire che mai ho favorito o indotto la prostituzione di chicchessia e mai ho voluto farlo". Mora fa poi sapere di non "provare rancore", "verso certe persone - spiega - non provo più nulla, le ho cancellate dalla mia mente e dalla mia vita". Ciò che non rifarebbe mai più, comunque, è "apparire, farmi sbranare dal successo".