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Lelli: “Sul nucleare la nostra macchina marcia a pieno vapore”

Creato il 08 marzo 2011 da Lorenzo_gigliotto

Lelli: “Sul nucleare la nostra macchina marcia a pieno vapore”Nonostante i mille ostacoli al nostro ritorno al nucleare, lui e la sua Enea continuano ad andare avanti. Anche se, in verità, non si sono mai fermati. Stiamo parlando di Giovanni Lelli, commissario dell’ente dal 2009. Lelli ha rilasciato un’intervista al Sole 24Ore, in cui fa il punto sull’attività dell’agenzia e sul tema del nucleare in Italia.

Attività che procede a gonfie vele: “All’Enea la macchina marcia a pieno vapore. Le aziende stanno già venendo da noi per preparare il lavoro di validazione degli apparati e delle procedure. E per la formazione dei tecnici e degli ingegneri abbiamo messo tutti intorno a un tavolo, insieme al ministero della Ricerca.”. L’ente ha già un bel po’ di lavoro: “Il nostro futuro, insieme alle nostre 3mila persone, ce lo stiamo già costruendo, lavorando sodo. A maggio 2010 avevamo già ottenuto dall’Unione Europea un volume di progetti equivalente a quello dell’intero 2009”.

Lelli parla anche del futuro della nostra energia:puntare sul nucleare di terza generazione, da affiancare necessariamente alle rinnovabili, senza dimenticare l’opzione idrogeno: “È una delle tante, ottime, applicazioni possibili. L’energia elettrica il vettore più bello, più buono, più pulito. Dobbiamo tener conto di come sta cambiando il mondo. Della crescente necessità di acqua potabile o di calore a bassa temperatura, ad esempio. Tant’è che anche i paesi arabi si stanno rivolgendo al nucleare non solo come mezzo per svilupparsi tecnologicamente affrancandosi dalla loro monodipendenza dal  petrolio, ma anche perché hanno oggettivi problemi di approvvigionamento di acqua e climatizzazione”.
Intanto, per conoscere le sorti del nucleare bisognerà attendere il tanto discusso referendum, in questi giorni al centro delle polemiche. Motivo di discordia la data del voto, che il centrosinistra vorrebbe far coincidere con quella delle amministrative. La maggioranza, invece, vorrebbe fissare un giorno ad hoc, sia per scongiurare il raggiungimento del quorum,  sia per la presenza di quesiti “delicati”, come quello sul legittimo impedimento. La partita, per il momento, è ancora aperta.



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