Lente d'Ingrandimento - Indagine su...#1

Salve amici del blog! Come state? Come sta procedendo la vostra giornata? Io non mi posso lamentare e, infatti, sono molto contenta perché ho fatto dei piccoli cambiamenti alla grafica del blog ed è esattamente come la volevo. Cercavo da tempo di rendere l'aspetto del sito più floreale e luminoso, più adatto alla bella stagione insomma, e finalmente sono riuscita a trovare qualcosa di carino. Adesso il blog è molto più primaverile e, anche se nella realtà la primavera è praticamente inesistente quest'anno, nel mio angolino virtuale potrò far finta di essere nel pieno della fioritura e del risveglio della natura! ^-^  Oggi inauguro una nuova rubrica che sperò potrà esservi utile per saperne di più su alcuni libri, che ho avuto il piacere di leggere e che ho deciso di analizzare in modo più approfondito. Avrei dovuto postare la recensione de "La punizione del romanzo" di Danila Passerini, ma, come mio solito, non sono riuscita a finire di scriverla e ho pensato di anticipare di un giorno questa rubrichetta. Il romanzo ospite di questo primo appuntamento è "Moonstone" di Gina Laddaga, un libro di cui vi ho già parlato (qui la mia recensione e qui la mia segnalazione, se volete sapere di cosa si tratta) e che ho letto poco tempo fa. L'autrice (qui la mia intervista, se volete saperne di più) è stata così gentile da accettare di fare nuovamente da cavia per uno dei miei esperimenti ed io non potrei esserne più felice. Basta con le chiacchiere, quindi, e posizioniamo la lente d'ingrandimento su questo bel fantasy d'amore!
Mentre leggo un libro, non posso fare a meno di chiedermi mille cose..."Perché l'autore avrà inserito quel dettaglio? Come mai ha usato questo stile? Perché ha scelto questa ambientazione? Quanti significati nascosti e importanti si celano all'interno dell'intreccio? Come mai è stato inserito questo personaggio?". Ecco, queste sono solo alcune delle curiosità che prendono vita nella mia mente durante la lettura. Se fosse per me, prenderei la pipa e la lente d'ingrandimento di Sherlock Holmes e comincerei a dare la caccia a tutti quei particolari della narrazione che attraggono il mio interesse. Insomma, è divertente fare l'investigatore e ancor di più svolgere una vera e propria indagine su ciò che mi piace. Ho creato così questa rubrica, che focalizzerà l'attenzione ogni volta su un libro diverso, saziando la mia curiosità attraverso qualche domandina che rivolgerò all'autore dell'opera analizzata, e che ho deciso di chiamare "Lente d'Ingrandimento - Indagine su..." proprio per rendere metaforicamente omaggio al mitico personaggio letterario (che è uno dei miei idoli fittizi!) creato da Arthur Conan Doyle. Armiamoci di pipa, di una lente d'ingrandimento e di un buon fiuto e andiamo a scovare i misteri che si nascondono dietro ai libri! Corriamo ad indagare e a mettere alla prova le nostre doti da investigatore! Potrebbe essere (lasciatemelo dire, anche se sono consapevole che è una frase che, in realtà, non si trova davvero nei libri di Sherlock Holmes, ma nei film)... Elementare, Watson! 
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INDAGINE SU... "MOONSTONE" DI GINA LADDAGA

1.
Cara Gina, come mai hai deciso di ambientare questo primo volume della Trilogia di Ciara & Sawyer a Montepulciano? Ho ambientato Moonstone a Montepulciano perchè me ne sono innamorata quando vi andai nel maggio del 2009 durante le riprese di New Moon, il secondo film della saga di Twilight. Lì ho visto per la prima volta dal vivo Robert Pattinson e quindi ho voluto dare un piccolo omaggio a quella cittadina rinascimentale, a Rob e alla Meyer, eheh!
2. Perché hai scelto di dare ai due protagonisti origini americane? Perchè l'America mi è sempre piaciuta, ma sopratutto gli italoamericani che vivono negli USA e hanno una pizzeria a New York, ad esempio, dal nome "Da Ginos" oppure hanno nomi o cognomi italiani che tramandano da padre in figlio, mi ha sempre dato l'idea e la sensazione che l'Italia sia "ovunque".

3.
Una delle caratteristiche più originali di Ciara è la sua passione per le automobili. C’è un motivo particolare per cui hai deciso di inserire questo elemento nella sua personalità? No, non c'è un motivo particolare. Io, ad esempio, di auto non ne capisco una cippa! Volevo semplicemente dare a Ciara una caratteristica particolare, non la solita passione per la moda o per le scarpe e quindi ho scelto le auto...

4.
Il romanzo è narrato dal punto di vista di Ciara, però ogni tanto possiamo anche leggere i pensieri di Sawyer. Come mai in alcuni punti hai voluto rendere il lettore partecipe delle sue emozioni? Tra i due Sawyer è il più passionale, il più sentimentale. E' vero, Ciara quando si innamora di lui comincia a sentire la sua forza femminile vacillare, però la "sorgente d'amore" è Sawyer. Ho deciso, quindi, di rendere partecipi i lettori dei sentimenti burrascosi del ragazzo... e forse il secondo capitolo sarà narrato nel modo opposto...

5.
Come è nata l’idea delle auree? Ho scelto le auree per inserire un po' di soprannaturale fin dall'infanzia nella vita di Ciara. Non volevo che lei scoprisse la magia solo dopo aver incontrato Sawyer. Citando la trama "Ciara e Sawyer sono legati fin dalla nascita, la verità deve essere svelata ai giovani amanti. Sarà una verità scomoda?"...lo scoprirete nelle prossime puntate :)

6.
Per creare i personaggi secondari ti sei ispirata a persone della tua realtà o li hai plasmati totalmente dal nulla? Mentre per Sognami (il mio primo romanzo) mi sono ispirata a persone che facevano e fanno parte della mia vita, in Moonstone ho lasciato a briglia sciolta la mia fantasia.

7.
Ciara ha un caratterino niente male, ma quando comincia a provare dei sentimenti per Sawyer si lascia andare completamente al romanticismo tipico della gioventù. Come hai affrontato questo suo mutamento emotivo dal punto di vista letterario e strutturale? La maggior parte delle persone - che siamo uomini o donne - quando si innamorano cambiano. L'amore è un sentimento talmente forte che modifica, la maggior parte delle volte, gli atteggiamenti e i pensieri degli individui e a Ciara succede. Ho affrontato questo mutamento emotivo semplicemente entrando nella testa della ragazza: si invaghisce di Sawyer, il quale è sfuggente all'inizio e quindi la sua attrazione per lui aumenta, si conoscono "da vicino" e sente che è indissolubilmente legata a lui. Questo è l'amore per me.

8.
Raccontando l’amore tra Ciara e Sawyer hai voluto rendere omaggio ad un tipo di romanticismo specifico? Ci sono così tante sfaccettature del romanticisco che, sinceramente, non mi sono soffermata su nessuno di questi. Ho descritto l'amore romantico e basta.

9.
Lo stile che hai utilizzato per scrivere il romanzo è molto moderno e diretto. È il tuo modo di scrivere abituale oppure è un tipo di scrittura che hai cercato di sviluppare per far emergere al meglio il carattere giovanile della storia? E' il mio modo di scrivere. Come sono nella vita, spigliata e diretta (tanto che alcune volte "parlo prima di pensare"), così scrivo. Non amo le scritture pesanti e troppo articolate, preferisco chi scrive in modo semplice ed immediato.

10.
La luna ricopre un ruolo importante perché è il simbolo principale della figura del lupo e dona fascino e suggestione alla narrazione. Ha per caso anche un significato metaforico che si intreccia alle relazioni dei personaggi?  Di solito il lupo viene ricollegato alla luna e quindi ho deciso di inserirla nel testo, ma ho preferito cambiare l'associazione: non è il lupomannaro che si trasforma nelle notti di luna piena, ma è la luna che protegge queste creature. La pietra di luna (moonstone) è una pietra stupenda e ho un anello che mi ha ispirato parte della trama, arrivando al titolo definito: Moonstone.
>>>><<<< Eccoci alla fine di questa prima indagine! Sono molto soddisfatta delle risposte che Gina ha cortesemente dato (mettendo così a tacere alcune delle mie curiosità) e la ringrazio immensamente per aver accettato di parlare ancora del suo romanzo fantasy "Moonstone". Un grazie speciale anche a voi che avete letto il post o che vi siete soffermati solo a dare uno sguardo. Spero che abbiate gradito di sapere qualcosa in più su questo libro e sulle scelte narrative dell'autrice. Alla prossima indagine! ;-)                                                                                                                                               Monia Iori