Giocare un Mondiale divertendosi nello stesso tempo non è una cosa facile. Le partite ravvicinate, lo spostamento da una sede all'altra, l'ansia del risultato e lo stress da gestire non sono buoni compagni di viaggio. Chi sembra gestire tutto senza patemi è il cubano Wilfredo Leon. Ognuno dei suoi punti è sottolineato da un sorriso bambino ed entusiasta.
Sarà perché con i suoi 17 anni compiuti il 31 luglio Wilfredo Leon è il più giovane dei 336 atleti partecipanti al Mondiale di Pallavolo Italia 2010. Un record che il giovanissimo schiacciatore caraibico, titolare del sestetto di Orlando Samuel Blackood (già 63 punti in questo Mondiale), vive come una normalità. “Gioco in nazionale da quando avevo 14 anni – racconta -. Ho iniziato a giocare a pallavolo a 7 anni. Sono stato selezionato per la categoria cadetti a 13 anni per poi passare alla nazionale giovanile dove però sono rimasto solo qualche mese perché la Nazionale maggiore ha subito bussato alla mia porta”.
Leon non nasconde “l’orgoglio di poter giocare nella Nazionale cubana” così ricca di storia. “A Cuba ci alleniamo 8 ore al giorno, c’è un campionato che dura un mese soltanto al quale partecipano le squadre delle province perché non ci sono club privati”. A queste ‘sfide tra province’ è legato uno degli aneddoti della sua carriera. “Due anni fa la mia provincia non mi ha voluto perché mi riteneva troppo giovane per poter affrontare il campionato – ha raccontato divertito il 17enne -. Ho giocato in un’altra provincia battendo la squadra che mi aveva rifiutato”.