Leonard Cohen: How to speak poetry.

Creato il 08 novembre 2013 da Blogdispiccioli @blogdispiccioli

How to speak poetry è contenuta nella raccolta Death of a Lady's Man del 1978.
Nel video è possibile ascoltare la voce di Leonard Cohen durante una lettura (purtroppo non integrale) per l'emittente radiofonica KCRW nel 1993. Sotto troverete sia la traduzione* completa che la versione originale in inglese.

Prendi la parola farfalla. Per usare questa parola non è necessario far pesare la voce meno di un grammo, o equipaggiarla con piccole ali polverose. Non è necessario inventarsi un giorno di sole o un campo di narcisi. Non è necessario essere innamorati, o essere innamorati delle farfalle. La parola farfalla non è una vera farfalla. C'è la parola e c'è la farfalla. Se confondi questi due elementi la gente ha il diritto di ridere di te. Non dare troppo peso alla parola. Stai provando a convincerci che ami le farfalle meglio di chiunque altro, o di capire profondamente la loro natura? La parola farfalla è solamente un dato. Non è la tua opportunità per librarti in volo, volteggiare, fare amicizia con i fiori, simboleggiare bellezza e fragilità, o in alcun modo impersonare una farfalla. Non mettere in scena le parole. Mai mettere in scena le parole. Non cercare mai di staccarti dal pavimento quando parli del volo. Non chiudere mai gli occhi piegando la testa da un lato quando parli di morte. Non puntare i tuoi occhi ardenti su di me quando parli d'amore. Se vuoi impressionarmi quando parli d'amore, infilati una mano in tasca o sotto il vestito e masturbati. Se l'ambizione e la fame d'applausi ti hanno spinto a parlare d'amore dovresti imparare a farlo senza svilire te stesso o l'argomento.
Qual è l'espressione che l'epoca domanda? L'epoca non domanda proprio nessuna espressione. Abbiamo visto fotografie di madri asiatiche in lutto. Non siamo interessati all'agonia dei tuoi organi malridotti. Non c'è niente che tu possa mostrare sul tuo volto che possa competere con l'orrore di questo tempo. Non provarci nemmeno. Finirai per esporti allo sdegno di quelli che hanno provato certe cose nel profondo. Abbiamo visto nei cinegiornali esseri umani al limite del dolore e del disfacimento. Tutti sanno che mangi bene e che sei perfino pagato per startene lassù. Stai recitando per gente che ha vissuto una catastrofe. Questo dovrebbe renderti molto sobrio. Dì le parole, trasmetti i dati, fatti da parte. Tutti sanno che che stai soffrendo. Non puoi dire al pubblico tutto quello che sai dell'amore in ogni verso d'amore che reciti. Fatti da parte e sapranno ciò che sai, perché loro lo conoscono già. Non hai nulla da insegnargli. Non sei più bello di loro. Non sei più saggio. Non urlargli addosso. Non forzare una penetrazione a secco. Questo è sesso fatto male. Se mostri i contorni dei tuoi genitali, allora dagli ciò che hai promesso. E ricordati che le persone non desiderano davvero un acrobata a letto. Qual è la nostra necessità? Essere vicini ad uomo naturale, essere vicini ad una donna naturale. Non fingere di essere un cantante adorato con un grande pubblico fedele che ha seguito alti e bassi della tua vita sino a questo preciso momento. Le bombe, i lanciafiamme, e tutta quella merda hanno distrutto molto più di alberi e villaggi. Hanno anche distrutto il palcoscenico. Pensavi che la tua professione sarebbe scampata alla distruzione generale? Non c'è più nessun palcoscenico. Non ci sono più luci della ribalta. Sei tra la gente. Quindi sii modesto. Dì le parole, trasmetti i dati, fatti da parte. Resta da solo. Resta in camera tua. Non metterti in mostra.
Questo è un paesaggio interiore.È dentro.È privato. Rispetta la solitudine della materia. Questi pezzi sono stati scritti in silenzio. Il coraggio dell'esibizione sta nel recitarli. La disciplina dell'esibizione sta nel non violentarli. Fa' che il pubblico senta il tuo amore per l'intimità anche se non c'è intimità. Sii una brava puttana. La poesia non è uno slogan. Non può farti pubblicità. Non può promuovere la tua reputazione per la sensibilità. Tu non sei un macho. Non sei una mangiauomini. Tutte queste cazzate sui gangster dell'amore. Sei uno studente della disciplina. Non mettere in scena le parole. Le parole muoiono quando le metti in scena, appassiscono, e a noi non resta altro che la tua ambizione.
Dì le parole con la stessa precisione con cui controlleresti la lista della lavanderia. Non diventare sentimentale davanti ad una camicetta di pizzo. Non fartelo venire duro quando dici mutandine. Non diventare tutto un brivido solo per un asciugamano. Le lenzuola non dovrebbero provocare un'espressione sognante negli occhi. Non c'è nessun bisogno di piangere nel fazzoletto. I calzini non sono lì per ricordarti viaggi insoliti e distanti.Èsolo il tuo bucato. Sono solo i tuoi vestiti. Non guardarci attraverso. Semplicemente indossali.
La poesia non è altro che informazione. È la Costituzione della nazione interiore. Se la declami e la enfatizzi con intenti nobili, allora non sei migliore dei politici che disprezzi. Sei solo uno che sventola una bandiera e fa il più scadente appello ad una specie di patriottismo emotivo. Pensa alle parole come scienza, non come arte. Sono un resoconto. Stai parlando ad una conferenza dell'Explorer Club della National Geographic Society. Queste persone conoscono tutti i rischi dello scalare le montagne. Ti onorano prendendolo per scontato. Se glielo sbatti in faccia è un insulto alla loro ospitalità. Descrivigli l'altitudine della montagna, l'equipaggiamento che hai usato, sii specifico riguardo le pareti e il tempo che c'è voluto per scalarle. Non lavorarti il pubblico per ottenere stupore e sospiri. Se sarai  degno di stupore e sospiri non dipenderà dal tuo gradimento dell'evento, ma dal loro. Sarà per le statistiche e non per il tremolio della voce o per le mani che fendono l'aria. Sarà per i dati e per l'ordinato allestimento della tua presenza. Evita i fronzoli. Non aver paura di essere debole. Non vergognarti di essere stanco. Hai un bell'aspetto quando sei stanco. Sembri in grado di andare avanti per sempre. 

Ora vieni tra le mie braccia. 

Sei l'immagine della mia bellezza.
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Take the word butterfly. To use this word it is not necessary to make the voice weigh less than an ounce or equip it with small dusty wings. It is not necessary to invent a sunny day or a field of daffodils. It is not necessary to be in love, or to be in love with butterflies. The word butterfly is not a real butterfly. There is the word and there is the butterfly. If you confuse these two items people have the right to laugh at you. Do not make so much of the word. Are you trying to suggest that you love butterflies more perfectly than anyone else, or really understand their nature? The word butterfly is merely data. It is not an opportunity for you to hover, soar, befriend flowers, symbolize beauty and frailty, or in any way impersonate a butterfly. Do not act out words. Never act out words. Never try to leave the floor when you talk about flying. Never close your eyes and jerk your head to one side when you talk about death. Do not fix your burning eyes on me when you speak about love. If you want to impress me when you speak about love put your hand in your pocket or under your dress and play with yourself. If ambition and the hunger for applause have driven you to speak about love you should learn how to do it without disgracing yourself or the material. What is the expression which the age demands? The age demands no expression whatever. We have seen photographs of bereaved Asian mothers. We are not interested in the agony of your fumbled organs. There is nothing you can show on your face that can match the horror of this time. Do not even try. You will only hold yourself up to the scorn of those who have felt things deeply. We have seen newsreels of humans in the extremities of pain and dislocation. Everyone knows you are eating well and are even being paid to stand up there. You are playing to people who have experienced a catastrophe. This should make you very quiet.  Speak the words, convey the data, step aside. Everyone knows you are in pain. You cannot tell the audience everything you know about love in every line of love you speak. Step aside and they will know what you know because you know it already. You have nothing to teach them. You are not more beautiful than they are. You are not wiser. Do not shout at them. Do not force a dry entry. That is bad sex. If you show the lines of your genitals, then deliver what you promise. And remember that people do not really want an acrobat in bed. What is our need? To be close to the natural man, to be close to the natural woman. Do not pretend that you are a beloved singer with a vast loyal audience which has followed the ups and downs of your life to this very moment. The bombs, flame-throwers, and all the shit have destroyed more than just the trees and villages. They have also destroyed the stage. Did you think that your profession would escape the general destruction? There is no more stage. There are no more footlights. You are among the people. Then be modest. Speak the words, convey the data, step aside. Be by yourself. Be in your own room. Do not put yourself on. This is an interior landscape. It is inside. It is private. Respect the privacy of the material. These pieces were written in silence. The courage of the play is to speak them. The discipline of the play is not to violate them. Let the audience feel your love of privacy even though there is no privacy. Be good whores. The poem is not a slogan. It cannot advertise you. It cannot promote your reputation for sensitivity. You are not a stud. You are not a killer lady. All this junk about the gangsters of love. You are students of discipline. Do not act out the words. The words die when you act them out, they wither, and we are left with nothing but your ambition. Speak the words with the exact precision with which you would check out a laundry list. Do not become emotional about the lace blouse. Do not get a hard-on when you say panties. Do not get all shivery just because of the towel. The sheets should not provoke a dreamy expression about the eyes. There is no need to weep into the handkerchief. The socks are not there to remind you of strange and distant voyages. It is just your laundry. It is just your clothes. Don't peep through them. Just wear them. The poem is nothing but information. It is the Constitution of the inner country. If you declaim it and blow it up with noble intentions then you are no better than the politicians whom you despise. You are just someone waving a flag and making the cheapest kind of appeal to a kind of emotional patriotism. Think of the words as science, not as art. They are a report. You are speaking before a meeting of the Explorers' Club of the National Geographic Society. These people know all the risks of mountain climbing. They honour you by taking this for granted. If you rub their faces in it that is an insult to their hospitality. Tell them about the height of the mountain, the equipment you used, be specific about the surfaces and the time it took to scale it. Do not work the audience for gasps ans sighs. If you are worthy of gasps and sighs it will not be from your appreciation of the event but from theirs. It will be in the statistics and not the trembling of the voice or the cutting of the air with your hands. It will be in the data and the quiet organization of your presence. Avoid the flourish. Do not be afraid to be weak. Do not be ashamed to be tired. You look good when you're tired. You look like you could go on forever. 
Now come into my arms. 
You are the image of my beauty.
*Le altre traduzioni che sono riuscito a reperire sono di Damiano Abeni e Giancarlo De Cataldo (che hanno curato la versione italiana del libro, uscito con il titolo Morte di un Casanova per Minimum Fax) e quella di Emidio Clementi (Massimo Volume) che potete ascoltare qui

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