2009 | wally uno music
valley of sickness and death | northwest passage | mary | house on the hill | horse | the wine | robert | many hours | the reins | you asked
Impossibile spiegare cosa trasmetta Vesper se non si immergono carne e spirito.
Sulla giostra di Leonard Mynx ruotano fragili ninna-nanne cantautorali da cui grondano parole di afflizione, solitudine e piccole tragedie quotidiane.
Non è il solito folk sognante che connette l’uomo alla natura, ma sono note in punta di piedi sulle crepe dell’Io che tentano di sfuggire dalla caverna oscura della tristezza. Qualcosa di simile all’amaro esistenzialismo di Vic Chesnutt.
Gli arrangiamenti nascondono numerose impronte di mandolino, archi e tromba, ma mantengono intatta l’aura disadorna di una scrittura spontanea.
Bob Dylan e lo Bruce Springsteen di The Ghost Of Tom Joad sono eco che ricorrono spesso, ma Mynx argomenta con parole proprie.
C’è il ticchettio della pioggia autunnale sulle finestre in The Wine, Mary è intima come una confessione tra le lacrime, Northwest Passage è il diario di un viaggio tra i ricordi.
Ci ha lasciati da poco, ascoltarlo è rendere giustizia alla sua memoria.
marco giarratana | 989 bbtt
leonard mynx
2009 | 2011
portland | oregon | stati uniti d’america
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songwriting | folk