Magazine Diario personale

Leopolda e CGIL conflitto inutile tra due sinistre

Creato il 25 ottobre 2014 da Cristiana

Non mi piace il Paese diviso simbolicamente in due manifestazioni. Io c’ero ai tempi della manifestazione di Cofferati contro il governo Berlusconi e ci saro’ sempre accanto ai diritti dei lavoratori. Bisogna pero’ intendersi su chi sono i lavoratori. Gli assunti sotto padrone o tutti? Comprese le partita IVA e i piccoli imprenditori e anche il middle management delle aziende. Gli operai non esistono senza fabbriche. e’ un principio marxista ancora in essere, piu’ forte del concetto di lotta di classe. Se difendiamo solo una parte generiamo un conflitto che uccide il lavoro perche’ il lavoro vive se viene conferita pari dignita’ a chiunque lavori. Mi pare che per ora la difesa parziale abbia comportato un muro all’ingresso per giovani e donne e precari e la difesa di inefficienze e fannulloni. Che Paese vogliamo? Un Paese diviso e precario in cui i diritti si estinguono con l’eta’ dei lavoratori o un Paese unito che ammette che non siamo piu’ negli anni settanta e genera un punto di vista diverso tra chi lavora e chi favorisce il lavoro, soprattutto in tempi di crisi dove il mercato non sostiene il lavoro come accadeva negli anni settanta e va reinterpretato?

A me pare sempre più evidente che la dialettica in essere sia sempre di più quella di dare un volto alla sinistra del terzo millennio. Il tema non è tra destra e sinistra ma tra chi siamo e chi dobbiamo essere.


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