E così don Piero Corsi chiede scusa per le sue parole pubblicate in un volantino nella bacheca della chiesa di San Terenzio a Lerici in cui giustificava il femminicidio. ”Voleva essere un testo solo provocatorio, e voglio scusarmi con tutte le donne che si sono sentite offese” ha detto don Piero Corsi, convocato ieri dal vescovo.
Chiede scusa e a quanto si apprende lascerà l’abito talare. Dolore e rimorso nelle sue parole. Così riporta l’Ansa “Dopo una notte insonne per il dolore e il rimorso per la giusta polemica causata dalla mia ‘imprudente provocazione’ comunico che ho deciso di mettere da parte l’abito talare, del quale mi sento indegno”, dice don Corsi.
“Spero – dice – che la riflessione e la penitenza mi consentano un giorno di riconquistare quella serenità che ho oggi innegabilmente smarrito”. “Rinnovo ancora più sentitamente le scuse non solo a tutte le donne colpite dal mio scritto ma anche a tutti coloro che si siano sentiti offesi dal mio operato o dalle mie parole, in primis il giornalista verso il quale, in un momento d’ira, ho proferito quella ignobile parola”.