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Les ballets Trockadero de Monte Carlo

Creato il 12 marzo 2012 da Lo Sciame Inquieto
Les ballets Trockadero de Monte Carlo Figuratevi un balletto classico, tipo Il lago dei cigni di Čajkovskij.
Ora immaginate che la compagnia di ballo sia composta esclusivamente da uomini: giovani esili e slanciati, omoni alti due metri e con piedi misura 45, ragazzi muscolosi e villosi, che interpretano sia le parti maschili che quelle femminili, con i loro tutù, gli occhi truccati e i capelli raccolti.
La somma di queste due immagini sono i Trockadero, i Trocks come si fanno affettuosamente chiamare.
La loro filosofia è quella di rendere omaggio al balletto (classico e moderno) mediante un’interpretazione attenta delle coreografie e una qualità tecnica della danza altissima, ma anche di svelarne in qualche modo i vezzi e la teatralità un po’ eccessiva grazie a un’ironia che in parte scaturisce quasi automaticamente dalla contraddizione tra i corpi maschili e le parti danzate, dall’altro nasce dalle buffe e intelligenti variazioni sul tema che i ballerini introducono.
Les ballets Trockadero de Monte Carlo Nessuno più dei Trocks è in grado di far apprezzare il balletto anche a chi – come me – non lo conosce e non lo ama particolarmente, in particolare quello classico. È come se questi ballerini riuscissero a mettere insieme un approccio quasi didascalico, rendendo espliciti ovvero esagerando il contenuto narrativo del balletto, con un approccio filologico, la cui fedeltà all’originale è tale che in alcuni momenti ci si dimentica di star vedendo ballare degli uomini, tanto il loro gioco di gambe, la loro leggerezza, l’armonia dei loro movimenti sono straordinari.
A Roma , all’Auditorium Conciliazione, il 7 e l’8 marzo i Trocks hanno portato un programma composto da Il lago dei cigni – II atto con coreografie di Lev Ivanov, Patterns in space da coreografie di Merce Cunningham, Grand Pas de Quatre da coreografie di Anton Dolin e Jules Perrot e Raymonda’s Wedding da coreografie di Marius Petipa.
Non è mancata nemmeno la morte del cigno, che ha disseminato il palcoscenico di piume prima di accasciarsi al suolo!
Complessivamente uno spettacolo gradevolissimo che vale la pena di essere visto e goduto in tutta la sua “leggerezza”.
Voto: 4/5

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