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Les Ballets Trockadero de Montecarlo agli Arcimboldi di Milano

Creato il 03 gennaio 2012 da Masedomani @ma_se_domani

Les Ballets Trockadero de Montecarlo agli Arcimboldi di Milano

Una breve ma meritata recensione per questo ballet, che l’altra sera ci ha davvero entusiasmato.

Eravamo una quindicina di persone, tutte a vario titolo coinvolte nel mondo della danza, e ci siamo stupite di vedere in sala un pubblico estremamente eterogeneo: nonni, bambini, coppie, addetti ai lavori … ma è stato un piacere rendersi conto di quanto questa compagnia en travesti abbia saputo fare del proprio intento un linguaggio universale, e della propria abilità uno strumento di incredibile comunicazione.

La prima scena è dedicata ad un classico per eccellenza, il Lago dei cigni: c’è tutto l’armamentario, lo sfondo cupo, lo stregone… inizia la musica… ed è a questo punto che si comincia a ridere, perché la chiave di volta scelta da questi ballerini è la presa in giro di determinati stilemi e cliché della danza accademica, e lo fanno con superba padronanza dei mezzi espressivi, senza mai cadere nel farsesco, fermandosi sempre aldiquà della sottile linea del buon gusto e dell’ispirazione.

Les Ballets Trockadero de Montecarlo agli Arcimboldi di Milano

Anche uno spettatore che non conosca affatto passi e figure riesce a percepire l’intenzione di fondo, cioè lo sguardo ironico e ricco di contenuti verso determinati manierismi, i quali, aldilà di scuole, stili e innovazioni, sempre colpiscono quanto prodotto dall’uomo, in quanto è il rischio implicito in ogni linguaggio: pertanto vediamo scorrere sul palco alcuni famosi brani classici, per giungere poi alla danza contemporanea, la quale, in “Patterns in space”, mostra i suoi limiti (culto immotivato e tout court della sperimentazione, astrazione della forma dal senso e del corpo dalla musica, etc…) in un modo bonario, ma preciso e indiscutibile.

Pure nel Grand-pas-de-quatre troviamo uno sguardo attento, che ricrea le tensioni e le rivalità della messa in scena originale, in un crescendo buffissimo e coinvolgente che non rinuncia mai a rappresentarsi in modo professionale, salvaguardando, a tutto vantaggio della riuscita comica, la distanza fra palco e platea.

Chiude lo spettacolo una splendida Petipa, con costumi sfolgoranti e garretti d’acciaio a sostenere lo sforzo richiesto dal brano prescelto, assai vivace e brillante.

Les Ballets Trockadero de Montecarlo agli Arcimboldi di Milano

Pertanto, uno spettacolo di danza davvero riuscito: questi signori in tutù sono ballerini splendidi, e veicolano il messaggio che il linguaggio dei corpi è universale, in grado di unire le età e farle divertire in modo intelligente.

Concludo questa recensione ripensando alla splendida Tarantella danzata nel primo atto: un pas-de-deux assolutamente indovinato, intenso, leggero, azzeccato, come di rado la danza di carattere sa essere, e invito chiunque ne abbia l’occasione a non farsi sfuggire la possibilità di assistere a questo show, a tutto vantaggio del cervello e del cuore, che ne usciranno rinvigoriti e tonificati.

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