Oggi avevo intenzione di parlarvi d'altro e di farvi conoscere un pò più a fondo Carrie ,ma non so per quale motivo dal momento in cui ho aperto gli occhi e ancora adesso,non facciano che risuonarmi in testa le parole di questa bellissima poesia di Prévert. Ricordo che la prima volta che la lessi ero molto piccola,non ancora iniziavo le scuole medie. Ho sempre avuto un certo entusiasmo nel momento in cui andavo con mia madre a comprare i libri per l'anno scolastico alle porte,libri che per fortuna sono sempre stati nuovi di zecca,lisci,puliti,di quelli che al naso sanno ancora di stampa fresca e soprattutto che avrei potuto sottolineare e scarabocchiare a mio piacimento,quei libri che nel tentativo di rivestire con una copertina colorata spesso e volentieri mollavo nelle mani di qualcun'altro,perchè devo ammetterlo ci sono cose in cui sono stata e rimarrò una frana e mettere le copertine è sempre stato un inghippo per me! Dunque,soddisfatta dei nuovi libri acquistati persi un intero pomeriggio a sfogliarmeli,seduta per terra di fronte agli scaffali ancora vuoti. Avevo tra le mani un grosso libro di poesie, perdonatemi,ma di tempo ne è passato e il titolo proprio non lo ricordo, ma ricordo che era pieno zeppo di poesie e aprendolo a una pagina a caso come si fa per gioco,mi caddero gli occhi su questa meraviglia:
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Jacques Prévert
Magazine Per Lei
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