Weekend prolifico per la mappazza e per il Cinefilo, continua la visione dei film nominati agli Oscar.
Titolo: Les Miserables
Cast: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Eddie Redmayne, Samantha Barks
Regia: Tom Hooper
Protagonisti: Adulti
Materia: Musicale, Amore, Letteratura
Energia: Senso di Giustizia, Sopravvivenza, Lotta per la Libertà
Spazio: Francia
Tempo: 1800
Jean Valjean dopo 19 anni di lavori forzati per aver rubato del pane è finalmente libero anche se in Libertà vigilata.
Non dovrà ù rivedere il suo carcieriere Javert e pensando di aver pagato il suo debito vorrebbe tornare alla vita, ma i suoi documenti marchiati dalla condanna lo trasformano in un rifiuto della società.
Disperato viene salvato da un religioso che gli offre un mondo dverso da quello dell’odio, cosi Valjean strappa i suoi documenti diventando il Signor Madeleine.
Anni dopo lo troviamo sindaco a capo di una fabbrica, un grande uomo retto di sani valori.
Riappare anche Javert come ispettore che sembra riconoscerlo, questo distrae Valjean, e Fantine, una sua dipendente, viene licenziata senza che lui la difenda.
Fantine ormai vive di stenti quando Valjean cercando di soccorrerla apprende la sua storia.
Valjean si prende la colpa e l’impegno di aiutare sua figlia Cosette ad avere una vita felice.
Saputo da Javert che un’uomo stava per essere giudicato come Valjean, va in tribunale rivelandosi e chiedendo pochi giorni per aiutare Cosette, ma nessuno a pietà, cosi scappa inseguito da Javert, prende Cosette ai locandieri truffatori a cui era stata affidata pagandola profumatamente e scompare con lei.
Anni dopo ritroviamo Valjean e Cosette, ormai grande, tra i quartieri di Parigi più malfamati e affamati a fare carità.
Parigi è in subbuglio, riappare Javert, Cosette si innamora del giovane rivoluzionario Marius, siamo all’epilogo dell’epopea di Jean Valjean.
Super mega dramma che vede protagonisti i dannati della terra, tratto dall’omonimo Musical tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo.
Il film non è il classico film musicale degli ultimi anni, è proprio tutto cantato, un pò come Evita.
Questo fa si che i non madrelingua inglese facciano molta fatica a seguirne la trama se non attraverso sottotitoli che, di fatto, fanno perdere fascino al film rendendolo poco cinematografico.
Tutta la critica sul povero Russell Crowe che stona non la spalleggio, anzi apprezzo il fatto che si sia messo in gioco.
Non è un capolavoro, ma comunque è un bel film il cui motivo musicale rimane nella testa insieme ai nomi di Jean Valjean e Javert.
In ottica Oscar cè da considerare che verrà meno l’handicap della lingua.
Voto Finale: Accettabile
Frase del film: Amare un’altra persona è vedere il volto di Dio.