E' ormai un ritornello
ma non si può fare a meno di riperterlo. Perchè il cinema francese
sbarcato in Italia con i film selezionati dalla rassegna "Rendez Vous"
conferma la costante di un movimento capace
di affrancarsi dai suoi mostri sacri con una serie di opere che fanno
riescono a parlare del nostro tempo con una leggerezza che non penalizza
la profondità dei temi affrontati. In "Les Souvenirs" di Jean-Paul Rouve,
presentato in anteprima nell'ambito della manifestazione "Rendez Vous",
a farla da padrone è il passato, con i ricordi di una vecchia signora a
guidare i destini di una famiglia alla prese con i grandi cambiamenti
della vita. Madelaine è infatti l'ottuagenaria protagonista di una
storia che parte dalla decisione della famiglia di ricoverarla in una
casa di riposo e che poi si sviluppa attraverso il confronto delle sua
esistenza con quella del figlio, (un grande Michel Blanc) incapace di
affrontare le conseguenze del recente pensionamento e con la voglia di
crescere dell'amato nipote, l'unico che sembra in grado di capirla
veramente. Sottolineato dai toni agrodolci di una scrittura che neanche nei momenti più drammatici rinuncia al sorriso e alla speranza, "Les Souvenirs" riesce a raccontare lo scorrere del tempo senza indugiare in facili malinconie ma anzi sconfiggendole con la voglia di vivere che scaturisce dalla ribellione dei protagonisti, tutti, nessuno escluso, decisi a reagire con fiducia ed energia alle difficoltà delle rispettive esistenze A fare la differenza in questo caso è però la varietà dei caratteri, chiamati a rinnovare la storia con l'eterogeneità dei punti di vista. Una coralità che il regista sfrutta attraverso una regia invisibile, capace di valorizzare la bravura degli attori e l'efficacia della scrittura. In Francia è stato un successo, in Italia deve ancora trovare un distributore.






