mi sa che quest'immagine l'avevo già usata...
Firenze è abituata alle nevicate come gli italiani ad un politico onesto, la città sembra i primi minuti di Salvate il Soldato Ryan con meno nazisti e più neve. Ben sapendo che ormai il motorino mi tocca lasciarlo a lavoro, mi incammino verso casa riparandomi nel giaccone, un tizio che sta sghiacciando il parabrezza mi guarda malissimo mentre cerco di prendere i fiocchi con la lingua, felice come può esserlo solo un cretino che non pensa alle autostrade bloccate, ai femori rotti delle vecchie e al fatto che stasera dovrà allenarsi comunque.
Arrivo sotto casa, in viale Europa, una stradona lunga a due corsie che collega Firenze all’uscita autostradale, la gente sta ferma in macchina, totalmente nel panico, se gli passi vicino ti chiedono tutti la stessa cosa: “Oh com’è più avanti? Che succede? Si cammina?” e tutti si beccano lo stesso sorriso di comprensione associato ad uno deciso scuotimento di testa
Non ho fretta di rientrare, il freddo non mi spaventa grazie al golfino sottocutaneo regalato da una vita di stravizi, quindi allungo il giro. La neve è come una droga, porta con se disagi e casini ma ti far star bene, per qualche momento.
Quindi anche se non ho un contratto (e meno male che c’è Eurogamer) e non so che fine farò a Gennaio…
vaffanculo, ora mi godo la neve.