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Let me in – Lasciami entrare

Creato il 25 gennaio 2011 da Soloparolesparse

Questa volta parlare di Let me in senza fare riferimento a Let the right one è davvero impossibile, perchè quando un remake arriva dopo così poco tempo i raffronti sono inevitabili.

La notizia buona è che il Lasciami entrare di Matt Reeves riesce a fare la sua degna figura anche nel raffronto con lo splendido originale di Tomas Alfredson.

Let me in – Lasciami entrare

La vicenda è esattamente la stessa.
Owen ha dodici anni, una situazione familiare difficile ed è continuamente vessato da alcuni compagni di classe.
Nel suo palazzo si trasferisce Abby, che ha dodici anni come lui… ma da un bel po’ di tempo.
Si, perchè la ragzzina è in realtà un vampiro che vive con un umano che gli procura sangue.

L’amicizia (che questa volta diventa davvero quasi amore) tra i due ragazzi è inevitabile… è la storia dei più soli che si uniscono per affrontare la vita.
Anche se le vite dei due sono decisamente diverse.

Reeves riesce a mantenere quel tono cupo e pacato che si respirava nella versione svedese.
Il film è delicato, dolce, vive su atmosfere di inquietante serenità.
Anche qui c’è un sacco di neve, anche se viene a mancare quell’atmosfera algida tipica del nord europa che aveva buona parte nel film originale.

Le allusioni sessuali sono un po’ più spinte rispetto all’originale che lasciava molto sottotraccia il rapporto tra i due protagonisti (del resto è una pellicola americana) e la figura del bambino assume toni vagamente più inquietanti.

Allo stesso modo vengono qui svelati molti degli aspetti della trama che Alfredson lasciava solo intendere.
Let me in è più esplicito sotto diversi punti di vista.

Quello che ho trovato decisamente peggiore sono (sorpresa?) gli effetti speciali.
I movimenti del vampiro, alcune trasformazioni… anche qui sono solo pochi istanti della pellicola, ma disturbano un po’ il tono complessivo, sono fatti proprio maluccio.

E poi c’è il capitolo Chloe Moretz!
In Kick Ass mi ero spinto a dire che la ragazzina si avviava a percorrere le orme di Natalie Portman, ora trovo una clamorosa conferma perchè la sua interpretazione è splendida, forte, possente, il suo viso dolcissimo esprime la solitudine, il dolore, la rassegnazione, nasconde la forza.
Davvero eccezionale la ragazza… e che qualcuno la protegga dal finire subito in un super blockbuster!

In definitiva Let me in è un film davvero ben fatto e con i toni corretti.
La pecca principale è che non regala niente di più di quanto già mostrava Let the right one (Moretz a parte) quindi perchè duplicare così presto un prodotto già splendido?

Vi lascio con questo interrogativo e con la conferma importante che anche questa volta Abby è un vampiro vero, che è costretta ad uccidere per bere il sangue, che al sole si incendia e che (soprattutto) per poter entrare in casa ha bisogno di essere invitata ad entrare… roba seria, mica come i vampiri di oggi!


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