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Let me in(USA, UK 2010)Regia: Matt ReevesCast: Kodi Smit-McPhee, Chloe Moretz, Richard Jenkins, Elias Koteas, Dylan Minnette, Sasha Barrese, Cara Buono, Jimmy 'Jax' PinchakGenere: bambini vampiriSe ti piace guarda anche: Lasciami entrare, Carrie – Lo sguardo di Satana, Intervista col vampiro
Trama semiseriaAnni 80. Un 12enne solitario e voyeur (ma definiamolo pure un guardone, visto che si fa le seghe spiando i vicini che scopano) è vittima di alcuni bulletti a scuola. Il suo mondo verrà però stravolto dall’amicizia con una strana bambina che cammina a piedi scalzi e vive con uno strano uomo che non è suo padre (ma non è nemmeno Berlusconi, precisiamolo). Intanto nella nevosa cittadina cominciano a morire persone dissanguate…
Recensione cannibaleNelle battute iniziali Let me in concede qualche variante interessante rispetto al prodotto originale dal paese dell’Ikea, dell’H&M, degli Abba e delle fighe bionde. L’apertura è affidata quindi a una scena horror ad effetto, penso voluta dalla produzione per aprire in maniera più canonica, ma viene anche presentato un discorso di Ronald Reagan (ricordo che siamo negli anni ’80) a presagire una possilbe lettura politica. Purtroppo si rivelerà essere solo un’illusione.Dopo un barlume di novità, compreso un buon uso della fica colonna sonora 80s, la pellicola scivola però inevitabilmente nello sterile rifacimento di Lasciami entrare. La confezione è realizzata con cura, la regia procede senza sbavature e con un paio di riprese dall’interno delle auto non male, gli effetti speciali sono migliori per via del budget più alto (nel film svedese erano invece un po’ ridicoli) e i due attori bambini protagonisti sono davvero bravi: Chloe Moretz era già una forza della natura in “Kick-Ass” e Kodi Smit-McPhee era il figlio di Viggo Mortensen in “The Road”, cui si aggiunge il bulletto Dylan Minnette (il figlio di Jack in "Lost"). Però gli attori dell’originale erano più inquietanti e insieme risultavano più teneri, c’è poco da fare.
In Let me in ci sono dei bei momenti, peccato che nell’originale fossero ancora meglio e per quanto ben realizzato, non si capisce davvero il motivo di un remake di questo tipo. L’operazione poteva avere un senso, parlando a un livello puramente commerciale, se ci fossero stati nel cast attori di particolare richiamo come per l’Haneke in trasferta di “Funny Games”, cosa però qui non avvenuta (Chloe Moretz è diventata una teen star negli Usa grazie a "Kick-Ass", ma ancora non è certo un nome affermato) e non si capisce quindi perché il grande pubblico, persino quello statunitense notoriamente ostile ai film non americani, debba vedersi questo piuttosto che il film svedese. A parte un paio di scene con gli effetti speciali e qualche trovata registica nella prima parte si ha l’impressione insomma di un calco fedele all’originale (che quindi per fortuna non è stato sputtanato). Però suona comunque come una cover ben cantata ma pur sempre inutile.
Se lo guardate senza conoscere "Lasciami entrare" lo troverete un film particolare e interessante, differente dalle altre pellicole di vampiri in circolazione; Stephen King l’ha persino eletto suo personale film del 2010 definendolo “the best American horror film in the last 20 years”. Mi chiedo però: “Ha mai visto l’’originale?”Il consiglio che posso dare io è quindi quello di vedersi direttamente lo svedese “Lasciami entrare” che ha un’atmosfera più avvolgente e una magia unica che il pur bravo Matt Reeves non ha saputo, ma soprattutto non ha potuto replicare.(voto 5,5 se avete visto Lasciami entrare7 se non avete visto l’originale)
Canzone cult: Blue Öyster Cult “Burnin’ For You”
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Inviato il 01 dicembre a 18:57
veramente è decisamente meglio dell'altro!fa molta più paura1!!! I DISCORSI SONO MIGLIORI la sua faccia è molto più orrenda e..tanto per dire...chloe grace moretz è la teenager più famosa d'america, grazie a kick-ass, blood story-hugo cabret-diario di una schiappa-carrie lo sguardo di satana-500 giorni insieme-not forgotten-le paludi della morte e molti altri ancora