Let’s brunch… alla mia maniera

Creato il 03 settembre 2011 da Auroradomeniconi

Eccomi qua!

In questo sabato in cui continuano le mie corse per riuscire a fare i tre miliardi di cose che mi sono riproposta di fare, arrivata qui sul blog inizio con un post che non posso proprio rimandare… anche perchè domani è la scadenza del contest di Archcook dedicato al brunch, per cui…

Iniziamo dai fondamentali: cos’è il brunch. Se pensate che la parola stessa deriva dalla fusione delle parole breakfast e lunch, capite immediatamente che il brunch è quel pasto che si fa in quelle giornate, spesso vacanziere o non lavorative, in cui ci si sveglia in un orario strambo, un po’ troppo tardi per fare colazione, ma un po’ troppo presto per pranzare… per cui con il brunch si uniscono le due cose: si fa una sorta di colazione “prolungata” e aggiungendo qualche pietanza si consuma un vero e proprio pasto, che evita di rimettersi a tavola per il pranzo.

Anche se mi ero ripromessa di regalarmi un bel brunch durante i giorni di ferie, prima del rientro in ufficio (approfittando proprio del contest di Camilla), in verità non ce l’ho proprio fatta… a parte che il brunch come lo intendo io non è proprio una passeggiata di salute, considerando che di ritorno dalla Calabria la mia bilancia segnava 3 Kg in più forse è stato meglio che non sia riuscita a farlo. Peccato, poteva essere una bella occasione per ricevere qualche amica… comunque, per fortuna ho conservato le foto dell’ultimo (e anche primo, in verità) brunch che avevo preparato per il mio articolo comparso su What you love. Così ho deciso di partecipare ugualmente al contest, descrivendo magari nei dettagli come sono riuscita a preparare quello che per me è il miglior modo di gustarsi un bel brunch, ovvero snaturando dal suo contesto la Scottish breakfast e gustandomela per pranzo. Che appassionata di Scozia sarei, altrimenti?

Questa la migliore colazione scozzese che io abbia mai assaggiato:
Calcolate, però, che la tradizionale Scottish breakfast prevede, in aggiunta a tutto ciò, i fagioli e, ovviamente, pane, burro e marmellata, tè e succo d’arancia.
A parte il reperimento della materia prima (da noi il bacon non esiste… e nessuno si azzardi a dirmi che la pancetta è la stessa cosa!), ho dovuto cercare anche la ricetta della potato scone (una tartelletta di farina e patate tipica della colazione scozzese) perchè volevo includere pure quella nel mio brunch. E ora vi spiego passo passo come ho realizzato questa delizia.

Ingredienti per la colazione ordinaria:

  • pane in cassetta,
  • burro,
  • marmellata alle fragole,
  • fragole,
  • succo d’arancia,
  • tè.

Ingredienti (per 3 persone) per la cooked breakfast:

  • 1 confezione di pancetta “bacon” Beretta,
  • 3 salsicce,
  • 6 uova,
  • 1 confezione di fagioli cannellini,
  • 3 pomodori rossi,
  • funghi champignon,
  • cipolla q.b.,
  • passata di pomodoro,
  • farina, patate e burro per la potato scone.

Dopo aver consultato svariati siti internet (di cucina e non) nonché video su youtube e dopo aver chiesto aiuto a un’amica cuoca che risiede proprio in Scozia, ho messo insieme un po’ di informazioni e sono riuscita a ideare un mio modo di preparare la potato scone. Ho lessato 500 gr di patate e, una volta tiepide, le ho chiacciate e mescolate con sale e 25 gr di burro. Ho unito 100 gr di farina all’impasto, fino a renderlo soffice ma non troppo. Col matterello, ho spianato l’impasto fino a raggiungere uno spessore di 1 cm di altezza. Ho poi ricavato dei dischi di pasta, che ho cotto in una padella antiaderente, circa 3-4 minuti da ogni lato finché non sono risultati ben tostati. Con queste dosi ho ricavato circa 25 scones.

Mentre le mie scones cuocevano, ho messo a cuocere anche la salsiccia. Poi ho preparato i fagioli, che ho semplicemente messo in un tegame con un po’ di cipolla tritata, un filo d’olio e qualche cucchiaio di passata di pomodoro (ho aggiustato di sale e pepe solo a fine cottura). Ho tagliato i funghi in quattro parti e i pomodori a metà, per poi dare uno scotto in padella (qui ho deviato dalla tradizione scozzese, che vuole queste verdure velocemente sbollentata in acqua). Nel frattempo ho lavato qualche fragola e preparato due piatti con burro e marmellata di fragole, rispettivamente. Una volta cotta la salsiccia, nella stessa bistecchiera ho cotto la pancetta: quella Beretta è talmente sottile che per rosolarla e renderla croccante come piace a me è bastato 1 minuto per parte, forse anche meno.

L’ultimo passaggio – da lasciare proprio per l’ultimo minuto, quando si è pronti per mettersi a tavola – è stato preparare le uova, rigorosamente scrambled, ovvero strapazzate. Devo confessare che ho consultato i video di youtube pure per vedere come preparare le uova strapazzate… tra uova e scones, non si può certo dire che questo brunch non sia stato il mio banco di prova Mentre le uova si cuocevano per bene, ho abbrustolito qualche fetta di pane in cassetta, ho versato del succo d’arancia in una caraffa, ho messo a scaldare l’acqua per il tè nel bollitore elettrico e in un minuto ero pronta a servire inn tavola.

Questa è la mia tavola imbandita per una “tipica” Scottish breakfast, che è diventata il brunch a modo mio: Non è poi tanto differente da una Scottish breakfast originale, che dite?

E questa invece è il mio orgoglio, ovvero una cooked breakfast preparata tutta da me!

Le mie commensali hanno gradito tutto: la pancetta ce la siamo svampata, le potato scones hanno spopolato, pure i fagioli erano un degno contraltare per la salsiccia… insomma, modestia a parte non fatico a credere che ogni tanto qualcuno mi chieda di preparare un altro brunch di questo tipo Adesso però mi è venuta fame!!!

Alla prossima, and have a nice brunch!

Aury



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