Letta e il ballo del mattone

Lo abbiamo visto in maniche di camicia ma in cravatta, durante la conferenza stampa, comunicare al popolo italiano l'abolizione dell'IMU sulla prima casa accanto ad un trionfante Angelino Alfano. Stiamo parlando, naturalmente, del premier Enrico Letta che ha però omesso di dire quanto costerà agli italiani questo giochino fatto a uso e consumo di Silvio Berlusconi che ne ha fatto il baluardo della sua campagna elettorale prima e un principio d'onore inderogabile dopo, tanto da minacciare la caduta di un governo che arranca tra mille difficoltà. C'è chi ha parlato di un probabile aumento dell'IVA, notizia subito smentita dal Cavaliere. Scusate, ma il premier chi è? Ma, a quanto pare, malgrado le rassicurazioni, il preannunciato aumento dell'imposta sul valore aggiunto dal 21 al 22% diverrà una certezza ad ottobre. 
Ora si parla di un ritorno all'IRPEF per la seconda casa che, unita alla nuova Service Tax, una sorta di IMU più la TARES che è l'imposta per la gestione dei rifiuti, graverà enormemente nelle tasche non solo dei proprietari ma anche degli inquilini. Questo "giochino" si prevede che possa garantire un miliardo e 300 milioni di euro di gettito fresco nelle casse dello Stato. 
Per l'Unione Inquilini  "il governo fa finta di non sapere che l'80% degli inquilini ha un reddito lordo inferiore ai 30 mila euro" e che, in pratica non può accollarsi anche questa nuova imposta. Il rischio è quello di sfratti per morosità per questa nuova stangata che aumenterà i senza tetto. Ma anche questa notizia viene smentita perchè pare si tratti di una tassa che colpirà sì le seconde case, ma quelle estive. 
Fatto sta che questo governo tra cose dette e non dette e smentite ufficiose e ufficiali sta facendo fare a tutti gli italiani il ballo del mattone.  
Antonella Di Pietro©