La storia è ricca di tradimenti, anzi mi spingo oltre: i tradimenti fanno la storia.
Da Adamo ed Eva a Giulio Cesare, da Kennedy a Prodi, gli uomini di potere prima o poi pagano il conto dell’imbroglio tramato alle loro spalle, il fedele alleato che si rivolta contro e detronizza il Re colto di sorpresa.
L’inganno è un fendente impossibile da parare perché giunge da chi non te l’aspetti, un colpo senza preavviso e come il fuoco amico colpisce con la massima potenza senza incappare in nessuna difesa.
Il tradimento prima stupisce e poi ammazza.
L’ecosistema politico si nutre di compromessi, alleanza, opportunisti, «mostri» di diversa natura provenienti dalla galassia dei voltagabbana, un luogo dove gli ideali e la coerenza sono quotidianamente offuscati. L’humus perfetto dove coltivare e far crescere la pianta sempreverde del tradimento.
Oggi tocca ad Alfano e Letta cogliere i frutti del raccolto, il terreno è molto fertile, le sostanze organiche formatesi in seguito alla inciucio PD-PDL sono pronte, la decomposizione è terminata.
Resta solo da stabilire i ruoli: in questa ennesima farsa, chi sarà il traditore e chi il tradito?
Accomodiamoci in poltrona e godiamoci il dramma, manca poco al tragico (scontato) finale.
MMo