di Iannozzi Giuseppe
Amore, ti scrivo queste poche righe, perché piccolo è stato l’amore che ci ha visti insieme. Non ho molto in tasca e le parole che vorrei liberare è meglio tacerle.
Amore, qui è quasi primavera e la mia vita ha cambiato dolcezza. Non ha senso chiedersi perché ti sei venduta. Non ha ragione d’esistere la possibilità di rimanere amici.
Amore, ti lascio così. Ma ti auguro che un giorno tu possa perdonarci tutte le carezze sciupate e le frottole bevute in quel caffè.
Arrivederci Amore, avevi gli occhi belli. Arrivederci Amore, avevi l’Anima presa nell’eterna stanchezza d’un’aritmia di speranza per un dolore diverso da noi.