Lettera a massimo.

Creato il 22 marzo 2015 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

“Il Pd è un partito a forte componente personale e anche con un certo carico di arroganza. È diventato la più grande macchina redistribu- trice di potere, la più grande forza di attrazione del trasformismo
italiano”..D’Alema.
Insomma caro Massimo, da partito della gente, da forza attrattiva per convergere assieme contro poteri occulti a danno di noi comuni mortali, diventa fautrice di favoritismi,di logiche personali e come dici tu di trasformismi.
Un cambiamento che perde le sue radici storiche, penso ai vecchi circoli di partito, alle federazioni giovanili e ai sogni di milioni di persone a credere in un futuro diverso, e cioè quello del cambiamento possibile.
Ci si è allineati quasi a quel velo  sudicio che fu Forza Italia e la sua logica ad personam, a quel percorso che ebbe in soubrette a Palazzo Grazioli e in altre schifezze una buona parte della storia italiana.
Caro Massimo, pur non condividendo alcune tue pecche del passato, concordo con te nel lanciare un ennesimo grido di dolore e sofferenza verso un partito, la sinistra vera, che iggi è più figlio della destra berlusconiana e non della storia del vecchio PCI.
Le beghe interne al partito e le sue correnti, denotano ancora la
difficoltà di ammettere una sconfitta o forse una fine decisa e ferma di un percorso, quello di sinistra, che oggi non ha più senso.
Essere di destra essendo di sinistra non è giusto, o meglio non è rispettoso verso chi nella sinistra aveva trovato un percorso di immedesimazione personale.
Renzi e i suoi trasformismi sono figli anche degli errori del passato, anche i tuoi.

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