Gentili signori,
sono Alessandro Tronconi, uno studente del primo anno di Scienze Politiche e vostro assiduo lettore. Vi scrivo per segnalarvi un’imprecisione che purtroppo ho visto spesso nelle edizioni online e cartacea: il Pkk viene infatti descritto come “movimento che si batte per l’indipendenza del sud-est del paese” (ultimo esempio: http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/25/news/turchia_bomba-35880780/), mentre in realtà questa organizzazione si batte per maggiori diritti e una maggiore autonomia per i curdi della Turchia, senza prendere più in considerazione l’indipendenza dallo stato turco. Questo cambiamento nella linea politica è avvenuto già dal 2000-2002 (attraverso il congresso e le varie dichiarazioni di Ocalan) e si può riscontrare nell’importanza data dal Pkk alla creazione di un’ “Autonomia Democratica” – tanto che svariate volte è stato dichiarato da loro unilateralmente il “cessate il fuoco”. Non è mia intenzione difendere l’operato di questo movimento, né tantomeno tacere della violenza e delle operazioni di guerriglia e di terrorismo (anche se la controparte turca è a volte ugualmente responsabile a mio modo di vedere); tuttavia mi sembra giusto sottolineare il vero – e più volte dichiarato – obiettivo del Pkk, per non creare pregiudizi nei lettori e per fornire un’informazione più completa: il rischio infatti è nell’identificazione del kurdo come terrorista che vuole l’indipendenza dalla Turchia con ogni mezzo, ma la realtà è ben diversa e molto più complessa.
Spero di ricevere presto una vostra risposta.