Lettera a suor Irene Stefani nel giorno della sua beatificazione /Nyeri(Kenya) 23 maggio 2015

Creato il 23 maggio 2015 da Marianna06

Ciao, Irene.

Tu, tra poche ore, sarai proclamata Beata nella terra d’Africa, in Kenya.

Lì dove giovanissima hai speso, senza mai risparmiarti, la tua esistenza, purtroppo breve per te, per annunciare quella Parola di Gesù, che hai tanto amato ai fratelli lontani e per curare  loro le “ferite” in un tempo difficilissimo di guerra e di sofferenze inenarrabili.

Hai realizzato il sogno, concepito fin da bambina, di portare Cristo a chi non sapeva di Lui affinché  potesse anch’egli condividere  il tuo stesso amore profondo, che è dono ineguagliabile e promessa del Regno per tutti.

E in particolare, e Tu lo sapevi da subito, lo è per chi ha tanto sofferto allora e per chi soffre ancora oggi.

E questo perché, quali creature mortali, le sofferenze ci appartengono, un po’ di più, un po’ di meno, in ogni tempo e in ogni luogo.

Ma la misericordia di Dio fatta carne, e quindi persona, può lenire il male.

Sei stata laggiù, tra Kenya e Tanzania, perciò la loro “samaritana” ovunque si richiedesse la tua presenza, la tua fattiva operosità e la tua preghiera.

Non racconterò di Te, perché già in tanti l’hanno fatto e molto meglio di  come potrei farlo io.

Ti domando, invece, quale madre di vera Misericordia, di vegliare e intercedere presso il Padre nostro, affinché risparmi a tante giovani donne d’Africa, donne come te, spesso giovani madri, sofferenze e umiliazioni continue, figlie di assurde guerre intestine,  dettate, oggi come ieri, dalla sola sete di potere e dall’avidità insaziabile.

E a coloro che sono state provate comunque, che sia chiaro, malgrado tutto, il cammino che porta alla loro rinascita.

Un cammino che non può che essere che  l’affidarsi con fede di figlia all’unico amore che di tutto ripaga anche nelle lacrime le più amare.

Tu puoi farlo, il tuo cuore puro parla al cuore di Gesù.Ecco perché io te lo chiedo. Mentre noi non mancheremo di accompagnare la tua intercessione con le nostre preghiere.

                        Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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