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Lettera ad un amico

Creato il 11 febbraio 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Caro amico di questi ultimi trent'anni, riguardo la mia vita come in uno specchio, e tu c'eri sempre. Avevi la mia età, le mie abitudini, i miei stessi jeans, qualche volta la stessa donna. Chissà che ne sarebbe stato di me se non avessi dovuto far fronte alla tua inesauribile ottusità.Ricordi? Le serate passate a discutere di buone cause e ti veniva la febbre da commozione a pensare alla sorte dei neri del Sudafrica, ma dei bianchi che a Vilnius, come già a Praga o a Budapest, finivano sotto i cingoli dei carriarmati russi te ne importava nulla, anzi, agenti della Cia, la Trilaterale, ricordi? Ricordi, tu a difendere Arafat e io all'occhiello della giacca la stella di David.E la rivoluzione culturale del signor Mao, uno che scriveva poesie e non se ne stava seduto sulla riva del fiume ma il nemico lo andava a prendere a casa per rieducarlo con un colpo di fucile alla nuca,  e i compagni che sbagliano, e Pol Pot, e guai a togliere la scala mobile, e  "Calabresi assassino" assassinato, e la Bologna del 77 e  gli indiani metropolitani, Radio AliceCi siamo rivisti, dopo anni,  qualche mese fa;   stazione di Bologna io partivo tu arrivavi, o il contrario. Sembravi stanco, ma il sorriso era largo e l'abbraccio forte,  le rughe segnavano il volto, i capelli s'erano  imbiancati, raccontavi con nostalgia della tua sbornia  per la "pace" ai tempi della guerra dell'occidente contro Saddam che s'era pappato il Kuwait e poi i  compagni che bombardavano Belgrado.Pur  dicendoti ancora  di sinistra,   tifavi Di Pietro e quando t'ho detto che l'era un fascista hai risposo parlandomi di stallieri e stelline.  Incorreggibile,  t'avevo lasciato milanista e ora tifavi  Fiorentina, non ho mai capito perché proprio la Fiorentina. Ci siamo lasciati scambiandoci il numero dei cellulari e  la reciproca promessa di  una cena, per far tardi con i ricordi.Ieri la Lella,  tua paziente e silenziosa compagna, credevo telefonasse per organizzare quella cena.Mi mancherai e ti rimpiangerò, in fondo eravamo fatti della stessa pasta. Un'intera stagione lunga una vita di impegno politico tra Fidenza e Bologna, l'abbiamo trascorsa posizionandoci su fronti opposti... in amicizia.No, non verrò domani a salutarti...http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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