Lettera ai Signori Terroristi che minacciano il mondo

Creato il 04 maggio 2011 da Alphaville

Gentili Signori Terroristi,

so perfettamente che in questo momento siete assai affaccendati e dunque prometto che vi ruberò pochissimo tempo.

L’uccisione di Osama Bin Laden è stata un fulmine a ciel sereno per tutti: ma, più che sparigliare le carte, ha permesso di quadrare il cerchio con straordinario tempismo — tant’è che qualche soave imbecille l’ha definita come il nuovo miracolo di papa Wojtyla, fresco beato che tanto ha fatto in nome e per conto della globalizzazione, grazie tante Santità.

La popolarità del presidente Obama è schizzata dal 47 al 56 per cento in sole 48 ore — risultato eccellente, se si pensa che nemmeno due settimane fa i sondaggi lo davano in calo nel gradimento del popolo sotto Dio, da tempo dubbioso sulle scelte presidenziali.

Proporzionalmente, è salita alle stelle l’agitazione nell’islam radicale — e anche in quelle parti del mondo civile in cui la bassa macelleria, condotta non importa sotto quale insegna, continua a riscuotere scarso gradimento e decisa riprovazione.

Curiosamente, però, si rafforza il richiamo alla necessità di guerre preventive e misure emergenziali: ma la scomparsa del nemico più pubblico e più numero 1 che la storia umana ricordi non avrebbe invece dovuto infliggere una battuta d’arresto a certe procedure? La domanda, ça va sans dire, è meramente retorica.

E allora, gentili Signori Terroristi, convenite con me che l’uccisione di Osama Bin Laden (capitolo ancora aperto, apertissimo anzi forse da riscrivere) cade come suol dirsi a fagiolo per consentirvi di continuare nella vostra missione psicopatologica di esportatori di democrazia full time e dappertutto isole comprese? Perché naturalmente i terroristi veri siete voi, gentili Signori del Governo Americano: voi col vostro codazzo di quelli che un tempo si chiamavano, con pudore da educanda, servi sciocchi e che ora vanno chiamati col loro nome — ributtanti criminali e scandalosi leccaculo: non vedo in quale altro modo, infatti, definire i quacquaracquà che fanno a gara nell’offrirsi a voi e non esitano a dichiararsi più americani di voi, tanto grande è la foia servile che si portano in corpo.

Come sempre succede, però, gentili Signori Terroristi, quando è troppo lungo il gioco stanca. Anche in mezzo al vostro daffare, datevi la pena di fare un giro in rete, e vedrete come sia costantemente in aumento il numero delle persone che si stanno stancando di giocare. E non lo sottovalutate, Signori Terroristi. Perché il mondo non è vostro, e il mondo lo sa.


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