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Lettera aperta a Eliseo (anche se vorrei chiamarti con il tuo vero nome)

Creato il 29 agosto 2013 da Marinobuzzi

Caro Eliseo,
rimango davvero sbalordito dall’enormità di bugie che racconti nei tuoi pezzi. Parto dal post di oggi (QUI) e analizzo l’ultima scena in cui affermi “Oggi o sei omosessuale o vai in galera per omofobia!”, sarebbe tutto da ridere se non fosse così intrisa di omofobia, nel tuo caso, visto che ti definisci ex gay, interiorizzata. Vorrei che qualcuno del tuo gruppo di contrari ai diritti degli altri portasse le prove degli eterosessuali che sono finiti in galera per aver affermato di essere contro l’omosessualità. Vorrei delle prove concrete perché, al momento, le uniche prove concrete che abbiamo riguardano, semmai, l’arresto delle persone omosessuali (in Russia per esempio), la loro uccisione, le torture, le umiliazioni e molto altro. Sembra davvero di essere tornati indietro di decenni, le violenze contro le persone GLBT sono sempre più forti e tu/voi venite a parlarci di “mancata libertà di parola”? Affermare il falso, caro Eliseo, non significa avere libertà di parola.
Comunque nel pezzo che hai scritto questa non è neppure la parte peggiore. In realtà quello che mi stupisce è la totale mancanza di umanità che si respira leggendo ciò che hai scritto, non c’è un briciolo di empatia. Già l’ambientazione che hai scelto, il supermercato, mette in evidenza come tu consideri “merci” le persone e come tu viva il sesso come una “mercificazione”. Niente amore, niente sentimenti, niente empatia. Solo corpi che metti nei vari reparti accomunando, ovviamente, gli orientamenti sessuali diversi dall’eterosessualità alle “perversioni per tutti”. Ognuno, caro Eliseo, dovrebbe essere libero di vivere la propria esistenza in modo pacifico, senza odio, e senza violare i diritti degli/delle altri/altre. Tu sei libero di essere quello che vuoi, se sei un omosessuale che vive male la propria sessualità puoi evitare di viverla ma non puoi pretendere che la scienza e la ricerca o la psicologia siano dalla tua parte. L’enorme errore di molti estremisti religiosi è proprio questo. Non capite che una cosa è il “credere” o l”essere religiosi” e un’altra sono le leggi, la scienza, la ricerca. Non per offendere ma se fosse per la chiesa non avremmo mai raggiunto i risultati scientifici che abbiamo raggiunto. Se oggi uno mi viene a dire che la terra è piatta o che il sole gira attorno alla terra io posso, dati alla mano, dire che si sbaglia. Assurdo, sarebbe, che la persona in questione affermasse di essere discriminato dalla scienza ufficiale. Avviene la stessa cosa in campo psicologico, gli ordini e il mondo scientifico si sono già ampiamente espressi sulle terapie riparative. Non sei d’accordo? Va bene. Non vuoi essere omosessuale? Va bene lo stesso. A nessuno frega niente se sei etero, gay, bisex o asessuato. Il tuo problema è che tu vuoi spacciare per veritiere teorie che non lo sono, e non lo dico io, che mi firmo con nome e cognome, lo dicono le persone che conoscono la materia e che hanno studiato. Persone che non sono finanziate dalla chiesa e dalla destra americana come Nicolosi. Persone che non fanno ricerche inesatte come Regnerus, disposto a etichettare come “omosessuali” persone che non lo sono, pur di dire che i figli di omosessuali hanno più problemi degli altri.
Scusa se mi permetto ma la visione della sessualità e del mondo omosessuale che esprimi nei tuoi scritti è carica di pregiudizio, in questo modo dimostri di avere dei pensieri di uno squallore e di una sporcizia estremi sulla sessualità che non vuoi vivere e che non condividi. Forse è proprio per questo motivo che non accetti la tua omosessualità. È la visione che hai di essa ad essere sbagliata, dai per scontato che l’omosessualità (immagino a causa del tuo orientamento religioso) sia qualcosa di sbagliato e sporco altrimenti la vivresti serenamente. E non importa se butti lì la frase “Non dico che l’omosessualità sia una malattia” perché, di fatto, dimostri, nei tuoi scritti, di pensarla esattamente così. Nessuno ti arresterà per questo ma poi non puoi nemmeno pretendere che le persone omosessuali e che tutt* coloro che lottano per i diritti delle altre e degli altri stiano zitti e non ti rispondano. La libertà di pensiero non è a senso unico. So che vorreste che fosse così ma qui, almeno per ora, non siamo ancora ai livelli della Russia dove le persone omosessuali vengono, di fatto, perseguitate a causa del loro orientamento e non possono parlare o esprimersi liberamente.
Mi sconvolge, davvero, la tua mancanza di umanità. Mi sconvolge che una persona che si dice tanto fedele non provi empatia verso le sorelle e i fratelli che lo circondano.
La tua visione del mondo omosessuale come qualcosa di “sporco” è totalmente fuorviante. Esistono luoghi dove la gente fa sesso, certo. Esistono sia nel mondo etero che nel mondo omosessuale. Perché ogni volta che parli del mondo gay parli solo del sesso e quando parli del mondo etero, invece, ne parli come se fossero tutti santi? Per me la gente è libera di fare ciò che vuole se rispetta le regole, la legge e gli altri esseri umani. Le perversioni, come le chiami tu, non hanno una bandiera e non hanno un orientamento sessuale. Dalle tue parole emerge un disprezzo carico di rabbia verso le persone omosessuali e mi dispiace, mi dispiace per te, mi dispiace che tu non viva bene la tua vita, che tu abbia bisogno di gettare fango contro chi è diverso da te, di mistificare la realtà, di dare una visione parziale del mondo omosessuale.
Io vivo una relazione da dieci anni con il mio compagno, il nostro progetto di vita è quello di crescere insieme, se guardo il mio futuro lo vedo con lui, se penso alla mia vecchiaia vedo due signori anziani che vanno in giro per mostre o si scambiano il libro letto. Non c’è nulla di sporco nell’amore e nel sesso omosessuale e mi dispiace che tu sia così cieco da non vedere quanta bellezza c’è intorno a te. Non sto dicendo che la mia relazione sia meglio di quella di altri, non mi permetto, abbiamo i nostri problemi come tutte le coppie. Mi spiace Eliseo ma finché tu continuerai a catalogare le persone come “oggetti” credo che non sarai mai felice.
Il mio timore principale, però, rimane quello che molta gente, sfruttando la questione omosessuale, vada in cerca di notorietà. Io non so neppure se esisti. Marino Buzzi è riconoscibile, di me puoi conoscere il volto, l’età, le idee. Io sto parlando con un fantasma che non ha nemmeno il coraggio di dire il proprio nome.
Marino Buzzi


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