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Lettera dall'esilio (voi sapete quel che fa)

Creato il 21 febbraio 2012 da Spaceoddity
Per qualche giorno sono stato in esilio. Ho scoperto, così tardi, quanto bruci una voce che chiama. Virginia Woolf sta dall'altra parte del tempo. Vorrei raggiungerla, ma non distinguo bene le parole, devo ricercarla in me. Come ogni volta che inizia un nuovo libro, aspetto di entrare nel meccanismo, di comprendere che ritmo prenderà la mia vita, per un po'. Perché poi sarà tutto diverso.

Per questo lo scrivo di nuovo. Mi sto cercando dentro un libro, solo che questo libro è nel futuro. Sfoglio giorno dopo giorno, come brame di pelle troppo sottile, ci guardo attraverso, per questo non ne riconosco la grana. Sarà così, sarà un altro salto nel buio. È così che si cambia, quando non puoi dire niente senza percepire un vero segreto, leggi con la foga di un amante che sfoglia i suoi momenti di piacere, sprofonda quasi in ognuno di essi.


(Voi sapete quel che fa.)

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