Stuprante Greg,
in uno dei tanti libri dedicati alla tua stupefacente carriera di serial killer, ho letto del tuo cinquantaduesimo assassinio, quello di Belinda Chuuk, cameriera in un ostello di Wichita, Kansas. L’autore lo definisce “L’omicidio del tripode”, ma non si dilunga, colpevolmente.
La curiosità è anche professionale, essendo io impiegata nel settore dove chi cade in deliquio prima o poi si deve riprendere, dovendo pagare il conto.
Al momento, ho un cliente quasi fisso. Un contabile in carne che mi chiama fiore di loto. Un fiore che costicchia. Povero Alton, lui predilige i preliminari. In quella fase, tende a dare il meglio. Esige trattamenti con le unghie e altre blandizie amorose, tipo qualche morso sulle scapole. Al vero e proprio amplesso non si arriva quasi mai.
In questa vita di anticipi, c’è chi va e chi viene. Lui,oltretutto sviene, quando l’unghia si avvinghia alla sua adiposa pancia. Alton è anche un rompipalle. Vuole un copriletto profumato bruciando aromi come l’aloe o altri legni fragranti. Una noia mortale e puzzolente. Ma lui è così. Sogna le baldracche sotto il baldacchino.
Aspetto una tua sul tripode,
Calanthia Woodroof
Splendida Calanthia,
consolati che c’è anche chi sogna le baldacche sotto il baldracchino. Mi fa piacere che tu sia interessata alla mia cinquantaduesima performance, didascalicamente omologata come “L’omicidio del tripode”. E’ presto spiegato.
Belinda si era messa con la testa per terra e le natiche in aria, come un tripode. E il piatto della casa , nel rabberciato ostello di Wichita, era il piattone di fagioli alla stracontadina del Kansas. Per avere successo con un uomo, una donna deve avere per lui molti riguardi.
Salutami il tuo Alton, e spremilo come un limone, non tralasciando i semini.
Greg
Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.