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Lettere al serial killer: monumenti e paracarri

Creato il 16 febbraio 2014 da Paolo Franchini

Lettere al serial killer: monumenti e paracarriLillipuziano Greg,

la carriera criminale di John Dillinger, confrontata alle tue scappatelle omicide perpetrate ai danni del gentil sesso, è un po’ come un monumento confrontato con un paracarro.

Quando il vecchio John ci rimise le cuoia, tutta Chicago si levò il cappello.

E tu, microbo di un guascone, cosa cavolo stavi facendo, quel 22 luglio del 1934, Greg Groggy Iron perditempo… lassù, in un coacervo di nuvolaglia plumbea, a chiedere passaggi a cicogne che ti ignoravano. Il sublime spietato, insieme alla sua banda, una scheggia inviata dall’Inferno.

Morti ammazzati, pletore di feriti, nugoli di banche rapinate e svuotate come si deve, arsenali della polizia saccheggiati,evasioni spericolate con tanto di sceriffi fatti secchi.

Il leggendario Dillinger e le sue scie di sangue. Un criminale gentiluomo. E tu Greg, laido violentatore, vigliacchetto squinternato da quartiere scassato, piffero di periferia. Pifferiferia, il tuo quartier generale. L’immenso Dillinger si rivolgeva ai cassieri dicendo cortesemente “Please”. E la sua uscita dal carcere di Crown Point nell’Indiana, quando riuscì a recuperare un blocchetto di legno per sbozzarlo perché assomigliasse a una pistola?

Greg miserabile e misurabile, non gli arrivi ai talloni.

Quando fu intercettato dagli agenti, John estrasse la sua calibro 38, ma prima di sparare volle sorridere loro in faccia. Una cortesia che gli costò quattro pallottole, tre al torace ed una che gli entrò dalla nuca. La nuca di un Duca. Eccoti servito, moschino di un Greg.

Benjamin Stimming,un tuo non estimatore

 

Patetico Stimming (Puah),

quando mi capiterà di incrociarti, e mi capiterà, vedrò di rifilarti quattro pallottole. Tre al torace ed una nella chiappa destra. La chiappa di una Schiappa.

Greg Groggy Iron, un tuo molestatore

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.


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