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Lettere al serial killer: nel cesso del terzo vagone

Creato il 27 gennaio 2013 da Paolo Franchini

Temprato Greg,

si può dire che al mio Jerry sia venuto meno, nel momento più opportuno, un buon piano strategico. Già da sei mesi il mio maritino si faceva la sfarfallante tizia dell’Est. Si trovavano ogni mattina alla stazione, prendevano il treno delle 6 e 18 e fornicavano nel cesso del terzo vagone, gridando ‘Occupato’ quando qualcuno bussava con urgenza.

E se quel qualcuno ribussava, con la pancia tutta sottosopra, Jerry rigridava ‘Rioccupato’, mentre la tizia dell’Est copriva il suo ‘Ooohh’ tirando lo sciacquone. Ma le pruriginose leggende scivolano spesso dai binari, sino ad arrivare nelle case dove non ci si rassegna alla pratica dell’inganno. La mia macchina della verità è il vidimatore scelto di biglietti, Cadmin Brown, gran fumatore di pipa e discreto scopatore, quando riesce a vincere l’indolenza suggerita dalla solita grande bottiglia di whisky di un giallo ambrato. Il fatto di essersela cavata bene in passato, aveva ridotto,negli ultimi tempi, l’apprensione del mio Jerry.

Ma il mio istinto è un poligrafo usato come rivelatore delle bugie. E a tavola, l’altra sera, ho colto le variazioni della sua sudorazione, della respirazione e anche della pressione sanguigna, e mentre beveva birra la sua mano diventava sempre più umida e il suo cuore batteva così forte da fare vibrare il quarto di budino avanzato sul piatto di Crowbo, il nostro testimone di nozze.

Il sospettato deve credere nella capacità dell’inquisitore. E poi deve provarne paura,e poi ancora terrore. Quando Jerry è cascato nel panico, in un attacco di tremarella che faceva sragionare il caffè nella tazzina, gli ho stampato la verità in faccia. E lui si è messo a piangere, e poi si è inginocchiato abbandonandosi alla confessione più plateale. E non solo giurava di avere fatto porcherie con la tizia dell’Est, ma mi assicurava, quasi per
ottenere il mio detestabile apprezzamento, di essere stato spregevole autore di incesti, di tetri omicidi,di alto tradimento e di terrorismo.

Mi faceva schifo, mentre cercava di scaricare il suo sentimento di colpa. Così, d’improvviso, ho deciso di non ucciderlo. Jerry meritava la mia totale indifferenza. Gli ho intimato di uscire di casa,così merdoso com’era,senza uno straccio nella valigia. Quando ha chiuso la porta,delicatamente per non irritarmi, ho dato una voce a Cadmin. Il simpatico Brown sembra un clown, nel momento in cui esce dall’armadio della camera. Una mezza piroetta, braccia a ventaglio e la lingua fuori. Poi esclama uno sguaiato “Parte il sesso delle 6 e 18″, e la notte rotola nei respiri. Che dici, Greg? Sono da detestare per non aver voluto verificare la mia inclinazione all’omicidio?

Judith

 

Ammirevole Judith,

consolati perchè intanto lo hai ammazzato con il tuo feroce perdono. Prima o poi, si getterà sotto il treno delle 6 e 18. Per pareggiare il prezzo della tua insopportabile indulgenza.

Greg

P.S. Anch’io ho avuto, anni fa, una ragazza dell’Est. E non si infastidiva, quando la rovistavo al Sud.

 

Questa rubrica è ideata e curata da Carlo Cavalli. Nel caso, prendetevela con lui.


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