Letterina di Natale

Caro Babbo Natale,
è un po' che non ci sentiamo. Come va con gli acciacchi? Tutto bene?  Quest'anno ho deciso di tornare alle vecchie abitudini e di scriverti questa letterina.
Adesso non tirare fuori scuse dicendomi che non sono più una bambina. Che te ne importa a te di quanti anni ho? L'importante è che tu sappia che io credo che tu esista, ho sempre fatto finta di non crederci, ma in realtà so benissimo che ci sei. E non è cosa da tutti, alla mia età.
Insomma, c'è un regalo che nessuno mi farà quest'anno, ma che desidero tanto.
Ebbene caro Babbino, per questo Natale vorrei che tu mi portassi un sacco di santa pazienza.
Non voglio l'ultimo modello giovane e menefreghista, mi basta il tipo classico che va sempre bene in tutte le  occasioni.
Un tipo di pazienza elegante, insomma, adatto a una signora come me.
Senza esagerazioni, senza andare troppo sul mellifluo e l'adulatorio. Vorrei una pazienza intelligente, di quelle che fanno capire che quando è troppo è troppo, senza tante discussioni. Mi piacerebbe una pazienza che faccia anche un po' soggezione,  non di quelle che ti fanno stile tappetino o, peggio, pezza da piedi.
Non fare il tirchio e portamene tanta. Ne ho bisogno, sono in crisi di astinenza. Me l'hanno tolta certe persone con cui ho a che fare ogni giorno. Quelli che non sanno cosa vogliono e pretendono che glielo dica io.  Quelli che continuano a far finta di non sentire e a fare gli gnorri. Quelli come mia mamma. Quelli con l'ansia cronica. Quelli che dicono solo cose pallosissime. Quelli che... insomma la lista è lunga, che te la dico a fare? Tu portami la pazienza e non farmi spazientire.
In cambio, prometto che sarò buona per tutto l'anno, almeno finchè non finirò le scorte.
Un bacio affettuoso, stammi bene e curati la sciatica.
La tua
Teresa Vispa