Continua l’immancabile appuntamento settimanale con la rubrica Letto e Bloggato. Questa volta abbiamo deciso di dedicare il nostro spazio a “Come un batter d’ali” (Pagine: 198, Prezzo: 12.00€ per la versione cartacea, Prezzo Ebook: 0.99€), romanzo d’esordio di Tiziana Galofaro, in arte Mew Notice, edito dalla Sesat Edizioni.
Sul Libro:
Se solo si potessero evitare certe scelte disperate, forse una giovane donna innamorata non avrebbe preferito la morte come forma di ricongiungimento con la propria anima gemella, allontanata brutalmente. Ma Melody è pronta a seguire il suo Tobias ovunque lui sia, tanto da diventare un Angelo Nero, con l’unica certezza di tentare gli altri esseri umani per ottenere il suo scopo: rivedere, anche solo per attimi, quell’angelo che lei ha sempre amato… Tobias.
Più di 150 anni dopo, Mia e Noir si incontrano. Provengono da mondi e realtà differenti ma, nonostante i loro diciotto anni, non ci mettono molto a capire quel che provano l’uno per l’altra. Una forza travolgente guiderà i loro cuori e li spingerà a sormontare tutte le insidie che il destino, o forse Melody, porrà sul loro cammino. In un turbinio avvolgente di emozioni, paure e segreti, Noir e Mia affronteranno pregiudizi e difficoltà, scoprendo insieme il gusto dolce e, allo stesso tempo, aspro della parola amore.
La mia opinione:
Dove le coordinate del tempo paiono venir meno, due voci, due presenze dell’altrove, di un passato finito nel sangue e nel delirio di vendetta, si sovrappongono, s’ibridano e accavallano ai due giovani protagonisti di questo libro fino a segnarne l’incerto destino. Ne nasce un’inconsueta storia dove protagonista immancabile resta l’amore, ma dove tutto sembra giocare a sfavore di questo tenero sentimento. Persino i personaggi secondari creano intorno ai protagonisti un humus favorevole alla sciagura. Da questa tensione sottintesa (accentuata dal contrasto e confronto incompiuto tra un amore spezzato e uno nascente), presente per tutto il libro, scaturisce anche una riflessione su come le apparenze, le opinioni altrui, le maschere che ci fanno indossare o che ci costringiamo ad indossare, ci influezino senza motivo e a nostro discapito. Un romanzo dalla struttura agile in cui l’autrice dà il meglio più nella caratterizzazione dei personaggi che nei colpi di scena. Un libro coinvolgente che tiene il lettore avvinto fino all’ultima pagina.
E ora l’intervista con l’autrice:
Ciao Mew aka Tiziana, grazie della tua disponibilità e benvenuta su Pane e Paradossi-Letto e Bloggato . Che ne dici di iniziare raccontandoci qualcosa di te, cosa ami fare, come ti sei avvicinata alla scrittura e qual è il suo ruolo nella tua vita?
Ciao a tutti, mi chiamo Tiziana Marie Galofaro, sono prima di tutto una mamma, una moglie e una prof che ama scrivere usando uno pseudonimo, Mew Notice. Ho iniziato a scrivere da sempre ma senza mai pensare di pubblicare i miei lavori. La scrittura è parte fondamentale della mia vita. Scrivo soprattutto di notte, quando sono sola, quando le mie bambine dormono e quando mio marito, è un militare, presta servizio notturno. È un isolamento scelto, desiderato per allontanare lo stress della vita quotidiana e rifugiarmi nella vita dei miei tanti personaggi non mi fa sentire sola.
Da quasi un anno sono redattrice di una rubrica, “Genitori e figli”, che tratta argomenti pertinenti alla vita di tutti i gironi che devono affrontare tanti genitori. Do consigli, avvertimenti e altro ancora su Lovvy.it
“La casa al mare dei miei genitori in Sicilia, luogo che mi è servito per ambientare il racconto delle vacanze della famiglia di Noir”
Come nasce “Come un batter d’ali”? Qual è stato l’input, la situazione o il personaggio che ha dato il via alla creazione del romanzo?
Come un batter d’ali prende vita il 26 febbraio del 2008 dopo il rientro da un viaggio a Parigi. Sicuramente la mia fantasia ha giocato un ruolo fondamentale ma, aver visto le due coppie di innamorati: Mia e Noir sulla Torre Effeil e Melody e Tobias nel Residence dove alloggiavo, mi è stato di molto aiuto. Forse erano reali, forse erano immaginari (entrambe le coppie scomparvero inspiegabilmente come un vero battito d’ali nel nulla) ma certamente sono stati l’input per iniziare la storia, una storia che si snoda in più libri. Attualmente sto lavorando alle modifiche del secondo libro. Ma la storia è già tutta scritta. Noir e Mia sono due semplici ragazzi alle prese con le inquietudini adolescenziali ma cambieranno. Mia da fragile e disorientata ragazza maturerà. Noir capirà tante cose della vita e i due Angeli si faranno un’eterna guerra che li porterà sempre a scontrarsi ma anche ad amarsi. Nel libro sono presenti i miei amici ed anche i miei alunni. Le storie si articolano in più luoghi ma sono sempre località che ho visitato e che amo: la Sicilia, la Francia, il Piemonte fino a giungere in America.
” Il foglio originale dove avevo appuntato i nomi dei protagonisti del libro, poi è caduto del succo di mela e la macchia ha quasi cancellato tutto. Una macchia nera e così il nome di Noir. Poi si legge bene Mia e così il nome della protagonista femminile.”
Melody e Tobias, Mia e Noir: due coppie, dal rapporto complicato, messe al confronto dal destino. Che legame hai con loro? Da dove è nata l’ispirazione nell’idearli e nel descriverli al lettore?
Come ho detto prima i miei personaggi hanno sempre molti tratti presi da amici e soprattutto dai miei alunni. Essendo una prof i ragazzi mi circondano a tutte le ore del giorno e sovente ascolto le loro prime gioie e le loro incertezze. Poi mi piace inserire anche gli amici e naturalmente l’Arma dei Carabinieri, tutta colpa di mio marito, gioca un ruolo importante in tutti i libri, ma questo si scoprirà piano piano.
Ho ricevuto tante recensioni per il libro e molti mi hanno chiesto cosa e chi è veramente Noir. La mia risposta? Noir è speciale, non è solo bello e intelligente, lui è qualcosa di più. Ma il mio personaggio preferito rimane e sarà sempre Tiziano detto Sabbia. Con lui ho un legame particolare e se nel primo libro ha solo un piccolo inserimento, negli altri avrà un ruolo importante. Lui mi ricorda la mia terra, il sole la spensieratezza…
Il personaggio femminile Mia assomiglia tantissimo nella descrizione fisica e nel suo modo di fare (ripete continuamente: “Perfetto, perfetto, perfetto”) a una mia ex alunna. All’apparenza può sembrare debole e ingenua ma crescerà e la vita le riserverà tante sorprese.
Melody ha molto di me. Lei è arrabbiata con la vita, con il destino, con tutto l’universo. Ha perso una persona che ama moltissimo, io ho perso mio fratello. Melody ha fatto dei sacrifici ma poi si sono rivelati inutili. Melody cerca solo la pace, l’amore e forse alla fine del libro riuscirà ad ottenerlo. Non sono poi così pessimista!
Tobias è uno splendido ragazzo con la pelle ambrata. Ha gli occhi profondi come il suo amore per Melody, ma si trova ad essere il suo peggior nemico. Ma si può eclissare un sentimento forte e potente come il loro amore?
Questo è il tuo primo libro. Com’è stato scriverlo? Quali sono stati i momenti più importanti e quali gli aspetti che hai cercato di valorizzare e far emergere maggiormente in questa storia?
Scrivere Come un batter d’ali è stato fantastico. La sera non riuscivo a smettere di scrivere e la mattina, quando a scuola avevo delle ore buche, lo rileggevo e abbozzavo le parti che avrei poi completato la notte.
Il momento più importante è stato la scelta dei nomi dei due protagonisti, ho ancora conservato il foglio con la lista dei vari nomi che mi piacevano ma poi la scelta finale è caduta su Noir (causa riversamento succo di frutta e conseguente macchia nera sul foglio) e di conseguenza l’unica vera parola leggibile, Mia.
Con il libro Come un batter d’ali ho cercato di valorizzare i sentimenti dei ragazzi. Per noi adulti possono sembrare cotte adolescenziali e di poco valore, ma per loro sono emozioni indimenticabili. Forse dovremmo ogni tanto ricordarci come e cosa provavamo all’età di diciassette anni.
Il “calvario” con cui tutti gli autori devono prima o poi confrontarsi: la ricerca di un editore. Vuoi raccontarci qualcosa dei passi che hai dovuto fare per vedere finalmente pubblicato “Come un batter d’ali”? È stato tutto come ti aspettavi? Com’è il mondo dell’editoria visto con gli occhi di autrice esordiente?
Appena terminati i libri mio marito ha iscritto il primo volume di Come un batter d’ali a un Torneo Letterario. Sono stata bocciata ma è stato anche il modo per iniziare a capire cosa volesse dire: scrivere e cercare un editore. Dopo due mesi ero finalista a un premio letterario, sono arrivata seconda e ciò mi ha dato fiducia; così ho iniziato a spedire la copia di Come un batter d’ali a varie case editrici NoAPa (no a pagamento). Molte mi dicevano che non erano interessate all’Urban Fantasy, altre che preferivano un libro completo. Poi ho incontrato la redazione della Sesat Edizioni e loro erano interessati al mio libro proprio perché aveva un seguito e così è nata una collaborazione che dura da più di un anno.
La Sesat è una casa editrice giovane e con tante idee. Con loro ho pubblicato un racconto breve: “Il cuore tra le onde” e un’antologia di racconti noir “Noctis Umbrae”. Sono soddisfatta del risultato che ho ottenuto e mi ritengo fortunata di non essere capitata con editori che chiedono soldi per realizzare un sogno. Ma la vita di uno scrittore emergente è sempre molto in salita e difficile. Le librerie anche se accettano di ricevere il tuo libro, sovente lo lasciano negli scatoloni e senza dargli spazio. Preferiscono autori noti e famosi.
“il mio pc, la lampadina e la tazza di infuso che non deve mancare mai.”
Hai delle tecniche narrative, dei trucchi, dei riti o luoghi che ti conciliano meglio il processo creativo a cui non riesci a rinunciare quando scrivi? Insomma, come ti rapporti alla pagina bianca?
Io scrivo sempre al passato e in prima persona. Mi sembra più coinvolgente e, come ho detto prima, è come se vivessi le vite dei miei personaggi. Ho un angolo apposito per il computer e non scrivo se non sorseggio degli infusi aromatici al mirtillo, alla mela, ai gusti mediterranei, alla malva e al tè verde. Ho bisogno di calore e silenzio. Amo la notte e la luce soffusa della lampadina. Mai avuto il problema della pagina bianca. Purtroppo sono una che scrive tantissimo per la gioia delle mie colleghe che leggono in anteprima i miei libri, per mio marito che li usa come sonnifero per conciliare il sonno, per il mio migliore amico che oramai ha esaurito tutta la sua pazienza e per la mia mamma che mi fa sempre la solita domanda: MA TU NON DORMI MAI?
Raymond Chandler, in alcune sue lettere, affermava: ”Tre leggi per scrivere a mio uso: non seguire alcun consiglio, non mostrare mai il lavoro svolto, evitare i critici.” E tu quali tre leggi forgeresti a tuo uso?
Io mi sento una ladra: rubo, assimilo ed elaboro le vite altrui.
Da dove parte la tua storia di lettrice? Quali generi letterari ti affascinano? I primi tre libri della tua biblioteca ideale?
Io leggo tantissimo per passione. Amo i classici inglesi e i sonetti di Shakespeare. Divoro i romanzi gotici e quelli fantasy.
Tre libri… è una scelta difficile. Al primo posto metto Frankenstein di Mary Shelley (tesi di laure e prima esperienza di collaborazione con un docente universitario), al secondo posto Cime Tempestose e al terzo tutti i libri di Lisa J. Smith ( ricordo della mia infanzia e primi libri in inglese con conseguente apprezzamento per una scrittrice sconosciuta qualche tempo fa e ritornata alla ribalta grazie a una serie televisiva: Il Diario del Vampiro).
So che è previsto un sequel di “Come un batter d’ali”. Ce ne vuoi parlare? Qualche succosa anticipazione? Altri progetti di cui dovremmo essere informati?
Come un batter d’ali ha un sequel e sto quasi terminando la correzione degli ultimi capitoli. Nel secondo Tobias sarà più presente e Melody sempre più arrabbiata e conseguentemente le vite di Noir e Mia si avvicineranno e si allontaneranno come l’andirivieni del mare. Si capirà qualcosa di più su cosa è effettivamente Noir e … beh, non posso svelare molto.
Altri progetti? Ho scritto un romanzo di fantascienza con un amico e stiamo partecipando al famoso Torneo dove sono stata bocciata con Come un batter d’ali. Mi sono divertita tantissimo a scriverlo e a immaginare il futuro del nostro pianeta.
Mi piace sperimentare sempre nuovi generi e collaborare con scrittori emergenti. Condividiamo tutti la stessa passione: l’amore per la lettura e la scrittura.
Ed anche per questa volta è tutto. Ringraziando ancora una volta tutti gli autori che continuano a mandarci le loro opere e voi instancabili lettori che ci seguite fedelmente, vi lascio con il booktrailer del libro, auguro a tutti una Buona Lettura e, mi raccomando, non perdete il prossimo appuntamento con Letto e Bloggato che, anche se non accetta più adesioni, continuerà puntuale come sempre!