i libri sono un'enome risorsa. Tutti i libri! Siamo noi che facciamo la differenza. Non tutti hanno le stesse necessità, gli stessi bisogni di lettura. Libri che non hanno significato nulla nel passato, possono diventare importanti in un altro momento della vita. La nostra anima ha profondamente bisogno di parole. E' questo il punto. Le parole che vogliamo sentirci dire, spesso ci stanno aspettando nei libri. Inutile girarci intorno: non tutti siamo interessati a questo. Lettura espressiva ad alta voce, lettura solitaria, gruppi di lettura, club letterari, analisi dei testi, circoli poetici, gruppi di discussione e molto altro sono strumenti che ci avvicinano alla letteratura. Tra queste tecniche c'è la Biblioterapia, quella squisita voglia di trovare il libro che più si adatta alla persona e alla discussione che si vuole intavolare. Non importa se il materiale letterario è di autori famosi o di autori esordienti. L'amore del lettore per i libri che ama è prioritario. E se qualcuno non ricorda più i diritti del lettore dettati da Daniel Pennac ecco un promemoria:
I diritti del lettore
I. Il diritto di non leggere
II. Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire un libro
IV. Il diritto di rileggere
V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo
VII. Il diritto di leggere ovunque
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X. Il diritto di tacere
Solo considerando veramente questi diritti è possibile fare Biblioterapia.