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Lettori Beta: dove trovarli e come usarli per migliorare la scrittura

Creato il 15 settembre 2014 da Scrid
Posted on 15 settembre 2014 by Sonia Lombardo in corsi di scrittura, wiki-racconti | Leave a comment

Quanti più scrittori pubblicano da soli le proprie opere, tanto più diventa importante il giudizio critico dei lettori. Prima di sottoporre il manoscritto ad un editor professionista, un lettore qualificato – un lettore beta – sarà in grado di farvi notare lacune nella trama, incongruenze nei personaggi, cadute di ritmo e qualsiasi altra mancanza che potrebbe esservi sfuggita durante la fase di auto-editing.

Ci sono lettori beta professionali e ci sono beta non pagati. In entrambi i casi, il lettore beta è idealmente qualcuno che (1) conosce il genere che andrà ad analizzare, (2) è un lettore attivo, piuttosto che passivo (si interroga sul testo, aggiunge note alla trama, ecc…) e (3) è in grado di identificare le aree problematiche, ma soprattutto comunicarle chiaramente all’autore.

Quando un romanzo è pronto per essere sottoposto ai lettori-beta?
I beta-reader non sono lì per il vostro primo progetto, o per un romanzo in via di sviluppo. Il manoscritto dovrebbe essere completo, le bozze, corrette al meglio delle vostre capacità, dovrebbero aver subito almeno un paio di riscritture, per garantire che il lavoro che state proponendo sia in realtà una storia coerente, con un inizio, uno svolgimento e una fine.

Dove trovo i lettori beta?

Siti web come Il Rifugio degli Esordienti o Goodreads (compreso questo) hanno anche aree progettate specificamente per autori in cerca di beta-readers. Se si decide di avere, invece, bisogno di un lettore professionista, molti editor offrono tale servizio, oppure possono fare riferimento a qualcuno che lo fa.

Si dovrebbero porre domande specifiche prima di iniziare?

Questo dipende dal vostro lettore. Alcuni beta vogliono un elenco di domande, mentre altri preferiscono leggere il manoscritto e annotare tutte le domande che sorgono successivamente. E’ consigliabile comunque dare loro delle brevi indicazioni su quali siano le vostre aree di interesse. Se siete particolarmente preoccupati per il ritmo della storia, lo sviluppo dei personaggi, dialoghi, ecc. L’obiettivo è avere quante più informazioni possibili.

Quanto tempo dovrebbe prendere la lettura?

Se si assume un professionista, ci si dovrebbe accordare in anticipo secondo una precisa tabella di marcia, in modo da sapere quando si potrà ottenere il responso finale. Se vi affidate a qualcuno che offre il servizio gratuitamente, allora, spiegate bene prima qual è il vostro piano editoriale e come agire di conseguenza. Se qualcosa va storto e il lettore non è in grado di rispettare la scadenza, cercate di capire il suo punto di vista e lavorate ad una nuova timeline.

Cosa succede dopo la lettura?

Prendetevi del tempo per elaborare i feedback che vi sono stati forniti. Se non hai fornito domande prima, questo è il momento adatto: cosa non è stato ancora affrontato?
Le note dei lettori dovrebbero darvi indicazioni utili su come rendere le vostre prossime revisioni. Se non lo fanno, chiedete: cosa fare per rendere il romanzo migliore? Quanto tempo ci è voluto prima che la storia li coinvolgesse? C’erano punti in cui l’interesse è diminuito? La conclusione è soddisfacente? Se no, perché? Se invece l’hanno amata, cosa in particolare?

Solo una nota: le critiche – anche le più costruttive – possono essere difficili da digerire, ma resistete alla tentazione di spiegare o difendervi in risposta a ogni commento fatto. Tenete sempre a mente che non avrete l’opportunità di spiegare le vostre scelte ai lettori; i beta reader vi daranno l’occasione di conoscere in anteprima pensieri e reazioni del pubblico. Piuttosto che stare sulla difensiva, siate grati per l’opportunità che vi viene concessa. Il loro aiuto diventerà prezioso per perfezionare il vostro romanzo.

Liberamente tradotto da Adian Editing di Jen Blood


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