
" Ah, l'estate, the summer, tempo di vacanza, di ombrelloni... "
Così inizia un articolo apparso su ilmiolibro.it in cui mi sono imbattuta qualche giorno fa. L'autore prosegue dicendo che questo è il " tempo di letture, tempo di dare un'occhiata a chi legge in spiaggia, e cosa, e perché. "
Io ovviamente non sono una lettrice d'estate ma una lettrice di tutto l'anno, e se voi siete qui è perché siete come me. Ma queste categorie, che non esauriscono il campionario, esistono davvero, ed è divertente dargli uno sguardo, a partire dal fatto che il rappresentante della prima categoria ( quello che non vedeva l'ora) vuole smaltire l'intera bibliografia di George R.R. Martin. Io ho da poco comprato ma non ancora letto I canti del sogno, quindi sono indietro di un libro (e poi non ho letto, e non so se leggerò anche se l'ho già comprato, l'ultimo volume delle Wild Cards che hanno tradotto, Il castello di cristallo), ma ho letto alcune cose mai tradotte in italiano. Sono messa meglio di questo ipotetico lettore? Sì, perché io leggo tutto l'anno, anche quando sono alla coda della cassa di un supermercato. Se le cose da fare sono tante bisogna sfruttare ogni momento disponibile, non lamentarsi che non si ha mai il momento per leggere.
La seconda categoria riguarda l'intellettuale che deve recensire settanta libri entro Ferragosto perché glie l'ha chiesto la redazione, e mi fa venire il sospetto di non essere un recensore serio perché io ho sempre letto tutti i libri che ho recensito. Però è vero che a volte capita di leggere recensioni che sembrano quarte di copertina e non approfondiscono nulla. Desiderio di evitare gli spoiler, o davvero il recensore si è limitato a leggere la quarta di copertina e magari una manciata di commenti su internet e ha scritto il suo testo pescando le frasi qua e là?
Poi ci sono quello che si è fidato e quello che la prossima volta impari, e sono davvero tanti. Manca la categoria di chi chiede un consiglio al libraio ma potrebbe stare da queste parti. Ma come si fa a consigliare un libro a una persona che viene a dire che vuole un libro bello (per sé, mica per qualcun altro) e quando gli si chiede cosa gli è piaciuto per farsi un'idea dei suoi gusti risponde "non lo so" o, in alternativa, "un po' di tutto". Dovrei prendere il primo libro a caso e darglielo, tanto ha le stesse probabilità di piacergli di qualunque altra cosa che potrei proporgli.
Libri di aforismi d'amore non ne ho mai letti, ma conosco la tipologia. E la cosa assurda è che gli editori continuano a stampare quella roba perché c'è gente che continua a comprarla. Ma i miei commenti non sono divertenti nemmeno la metà dell'articolo originario. Sapete cosa dovete fare? Leggetevelo: http://ilmiolibro.kataweb.it/articolo/scrivere/182823/curiosi-intellettuali-o-invadenti-dieci-lettori-da-spiaggia-che-potresti-incontrare/?ref=fbpr.
BONUS

Altro articolo in cui mi sono imbattuta dopo aver già scritto e programmato questo post, e che aggiungo qui in coda perché parla sempre delle stesse persone: coloro per cui i libri possono essere tutto tranne che una cosa da leggere. In questo caso si parla di librerie ordinate per colore. Belle da vedere, certo, però senz'anima:
http://www.ilpost.it/2015/08/05/librerie-organizzate-per-colore/.
Grazie tante, preferisco la mia libreria, con libri a volte un po' rovinati ma vissuti, quasi tutti letti e ordinati per genere-dimensioni (i libri bassi vanno tutti insieme così posso mettere più scaffali ravvicinati)-collana (in fondo anche da me l'occhio vuole la sua parte, ma senza esagerare e il colore è l'ultimo dei criteri che considero)-autore-saga.
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