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Lettori malati, lettori sani

Creato il 22 luglio 2010 da Dallomoantonella

Lettori malati, lettori sani

Amici carissimi,   ho notato  purtroppo in linea di massima   una certa  predisposizione  alla lettura  viziata  o  viziosa;  fateci caso  voi stessi,  quando  si racconta di fatti piccanti o scandalistici  o  comunque  che si ritiene vadano  o  andrebbero   a ledere  in qualche modo  l’integrità  di una persona,  ci si fionda come delle  saette  a spulciare  i testi, le parole, le espressioni,   non per amore della letteratura,  non per   passione  stilistica  o contenutistica,  ma perché   presi  dal vizio, appunto,  della curiosità morbosa.

  

Naturalmente  non siete voi di cui io sto parlando,  nel mio blog  non potrebbero esserci  lettori  di questa  fattura perché gli argomenti  che vengono trattati   sono talmente   trasparenti  e  trattati con un’ottica   anticonformista   e antidogmatica  da   non  suscitare   per se stessi  atteggiamenti mentali patologici  e malati…

Solo semmai   il gusto del contraddittorio,  solo semmai  il gusto della replica,  perché non si può essere d’accordo   su tutto, anzi,   diffidate di chi vi dà   sempre ragione, di chi non polemizza mai,  di chi non ha mai niente da dire, di chi non  ha un’opinione personale…

Questi  lettori  malati   invece   aspettano con impazienza la notizia scandalistica  o presunta tale  perché  ovviamente  la loro vita è talmente  vuota  e priva  di interesse che hanno bisogno di nutrirsi  della vita degli altri  come autentici parassiti,  come autentici sanguisughe  pronte a rubare i segreti che tali sono e tali rimangono (altrimenti che segreti sarebbero?),  vita privata   che comunque  a loro non appartiene  me che loro evidentemente non hanno  e non sanno coltivare.

La vita personale  di un essere è invece inviolabile; ce la portiamo appresso come il nostro bene più prezioso, più assoluto,  perché diremmo è la nostra carta d’identità, è il nostro  timbro invisibile,  è il nostro paspartu  cifrato che ci permette di  aprire porte che altrimenti ci rimarrebbero sbarrate. e’ TALMENTE SEGRETA, QUESTA VITA, DA RIMANERE INDECIFRABILE, A VOLTE, AI SUOI STESSI PROTAGONISTI, eppure questi individui lebbrosi  e  luridi  avrebbero la pretesa  di conoscerla  per poterla poi infangare, insozzare  coi loro escrementi.

Quando  trovate  persone siffatte,  state bene  attenti  a farle  partecipi del vostro mondo;  non solo non sono  degne  di entrarvi  ma non affidate loro nemmeno  la custodia  del bene degli altri,  perché  non vorreste, credo,   venisse   fatto a chicchessia quello che non desiderereste  per voi  stessi.

L’umanità  in sostanza si divide in tre categorie:  le persone  corrette, che non amano il pettegolezzo,  che cercano di vedere il lato  positivo  di ogni cosa, che sono pazienti e tolleranti, che sanno d’avere dei limiti ed infatti non si lodano dei loro successi  sapendo  di non essere esempio per nessuno;  le persone  che   cercano di essere di buon esempio  al proprio prossimo  ma  che hanno bisogno di essere guidate, incapaci di vedere da sé la giusta via da percorrere,  per cui, non dovessero trovare questo punto di riferimento, potrebbero diventare preda di individui corrotti e male intenzionati;  infine, le persone  scorrette,  che agiscono con l’unico scopo di divertirsi in quello che fanno, incuranti  di ogni conseguenza  del loro agire.

Queste persone  sono purtroppo  un vero cancro  sociale;  ogni ambiente lavorativo  e familiare  ne può   nutrire  alcune  unità.  Per lo più   non agiscono manifestamente  ma di nascosto;  si avvalgono di  presunte  complicità  e di presunte  protezioni;  sono  di fatto persone non autonome (nel senso  psicologico  del termine , non libere (sempre  nel senso  psicologico del termine),  non capaci di   un pensiero critico.

Per lo più  non leggono mai nulla, o quasi  nulla, tranne ovviamente  i generi  scandalistici  o presunti tali sopra citati.

Possono anche essere  colte,  possono anche doversi informare di continuo per esigenze professionali,  ma questo non li aiuta ad evolversi  o a migliorarsi perché la loro lettura è monolitica,  diretta a senso unico.  Leggono solo certe fonti di formazione e non altre,  si consultano solo con certe fonti  informative e non altre, si muovono per compartimento stagno e non c’è nulla  che  loro abbiano a decidere  che non sia  prevedibile, calcolabile, ipotizzabile.

Purtroppo  sono anche le persone che meglio riescono nella scalata  sociale; ruffiani per natura, sono ovviamente pronte   a prostituirsi, a dichiarare  il falso, a tacere il vero, a commettere atti illeciti, ma mai  apertamente, egendo preferibilmente nell’ombra.

E’ presto ben spiegato  perché la nostra classe dirigente  sia così ben  colorita  di  personaggi  tra i meno raccomandabili e  seri  che una società civile  vorrebbe  raccomandarsi.

Ovviamente non si sta dicendo che sono tutti così;  non sia mai detto  che si abbia  a dichiarare  una simile sentenza. A  questo punto di bassezza non siamo ancora arrivati.

L’esperienza   mi ha insegnato  che  è meglio un avversario  intelligente  e capace,   di un  presunto  compagno  di viaggio  magari anche  sgobbone ma   privo  di  capacità  analitica,  privo  di  valori  morali,  privo  di  solidità  umana.

A un simile compagno di disavventura  è persino preferibile un compagno con inferiori   capacità  personali   ma  proprio  per questo   sostanzialmente  meno   pericoloso.

 


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