Si snoda lenta e inosorabile la tradizionale catena di letture estive. Non tutti possono o vogliono bloggare. Mariagrazia, sopraffatta dagli eventi e da una chiavetta iper-lenta ci regala queste note fra i commenti:
…e comunque sono riuscita a leggere un libro abbastanza interessante, almeno per me che sono un'appassionata di Lewis Carroll, e dei suoi giochi logici paradossi, ecc, ho letto "Sono stata Alice", scritto da una finta Alice adulta...coi ricordi dell'infanzia legati alla strana amicizia con il professore di matematica di Oxford: nel romanzo la matematica e il nonsenso sono assenti. C'è molta trama, sentimenti, puritanesimo vittoriano...e la povera Alice che ne fa le spese. Però non è male, è un punto di vista diverso da quello dello sbrigativo giudizio di "essere pedofilo" attribuito al povero Dodgson...Ecco, poi sto leggendo Amartya Sen, “L'idea di giustizia”, ma per ora sono solo a metà e mi sembra che la tiri un po’ per le lunghe...ho scoperto che Barbara Berlusconi ci ha fatto una tesi su Sen, e la cosa mi stupisce molto…poi vediamo…
Segue Marina, la blogger Inezie Essenziali, che ci lascia queste sue preferenze:
...nessuno me lo ha chiesto, ma io mi porto: Mark Twain “Seguendo l’equatore”, Alice Munro, un paio di raccolte di racconti, Diana Athill “Da qualche parte verso la fine” (sulla vecchiaia), “Perché siamo infelici” a cura di Crepet e, visto che lo avete nominato, mi rileggo Morselli, penso “Roma senza Papa”. Oggi ritiro finalmente da Feltrinelli “La casa della gioia” di Edith Wharton. Come sempre l’edizione BUR dei “Canti” di Leopardi viaggia con me...
E per stasera è tutto, mentre vi auguro buona lettura!
S&B