Zerocalcare, Ogni maledetto lunedì ... su due, Bao
Questo week end per me è particolare. Arriva dopo due settimane più o meno intensive di influenza. Strana, a dire il vero, come pare stia girando in questi giorni. Prima mi è andata via la voce (per una che si diletta in radio non è il bene) e poi, quando sembrava finita, è arrivato un bel carico di sintomi influenzali bizzarrissimi, come non avevo dall'infanzia.
Gli affezionati di questo blog, che sanno dei miei annosi precedenti con l'ipocondria, a questo punto di solito esclamano: #echissenefrega? #diccidellibroellevati! O peggio. E avete tutte le ragioni.
Ho scelto questo libro comunque per il mio week end anche per questo, per riposare e stare bene circa un po'. Mi sto dedicando a tante piccole/grandi vicende relative alla mia vita quotidiana, alcune delle quali spero daranno buoni frutti e altre per me molto importanti, tra cui pure un'impresa eroica (che riguarda un'automobile e una nevicata di marzo, ma questa è un'altra storia). Insomma, tra ieri sera e oggi volevo riposare qualche ora e ho scelto questo libro.
Ho preso Ogni maledetto lunedì in biblioteca qualche giorno fa.
Premessa: non prendevo libri in biblioteca dal 2008, guarda caso da quando ho aperto questo blog. Shame on me.
Ma adesso in tal senso sto vivendo novità, anche per rimediare a questa pecca. State collegati perché vi racconterò, ad esempio, di una recente e prossima esperienza molto bella (e spero utile anche per voi!) con MLOL.
Insomma ho preso questo (e altri) libri in biblioteca. Questo mi ha chiamata dal bancone principale di questa biblioteca qui. Piccola, misconosciuta dai sabaudi, bella. In un quartiere che mi piace tanto, scoperta grazie alla mia amica Veronica!
Beh, Zerocalcare non ha bisogno di presentazioni. Ma posso dirvi che io l'ho scoperto, come moltissimi lettori, in rete, sul suo blog, di cui questo libro è una raccolta di post. Oggi è uno dei più famosi e amati fumettisi italiani. I suoi lavori sono ironici, autentici, dissacranti e qualche volta molto commoventi. Strappano risate e considerazioni serie e profonde.
Di questi post a me ha colpito una cosa specifica. Spessono partono da una "critica". Ovvero Calcare prende un problema (qualche volta minimo, possono essere le pile del telecomando, qualche volta molto più grosso, i giovani, l'amore, la guerra) lo elabora, lo smonta criticandolo ma alla fine lo ricolloca su un piano di realtà in cui anche lui, l'autore, viene messo sempre in discussione. Si sente una voce lucida e modesta, nel senso migliore del termine. Spesso il compito di ridimensionare il protagonista spetta all'amico armadillo, che vive con lui, ma non sempre. Le molteplici personalità, incarnate da personaggi di film e fumetti di culto, hanno diversi compiti nelle storie: intonano voci discordanti oppure di buon senso. Personalmente, mi ci ritrovo in pieno anche per un fatto generazionale, dal momento che i riferimenti, sovente all'infanzia, sono gli stessi che ho io.
Per questo inauguro una nuova rubrica di questo blog, che alla fine c'è sempre stata ma avrà un nome, ovvero #illustriillustratori. Lo so, Zerocalcare è un fumettista, ma illustra le storie con i disegni! Che, per questa settimana, arriva nel week end.
C'è un piano editoriale da quest'anno qui su "Tazzina", ve ne accorgerete man mano. Non è rigidissimo, per carità, perché vi ricordo che questo per me non è un lavoro e mi tocca provvedere in varie ed eventuali forme al mio sostentamento, che è una priorità! Però farò del mio meglio, se è il caso di più, per rispettare una certa regolarità. Lo faccio per me, ma anche per le persone che mi hanno manifestato interesse e affetto in tutti questi anni. Insomma: I care!
Infine: questo libro ritempra. Perfetto alleato contro i virus della tristezza. Con l'ironia e l'impegno che ci mette Calcare nelle sue storie, ho provato come la sensazione di mangiare dei wafer al cioccolato dopo un digiuno. Le cose tornano a essere più distinte, si ha voglia di fare, di riderci su.