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Letture e recensioni part I

Creato il 17 febbraio 2014 da Studio83

Buon lunedì a tutti! Questa settimana è in programma una piccola review dei contenuti del nostro sito, in particolare delle recensioni. Vogliamo infatti procedere con i nostri consigli di lettura ri-condividendo recensioni già pubblicate, magari anni fa: in questo modo, oltre a riportare l’attenzione su contenuti vecchi ma ancora validi, possiamo corredare i consigli di lettura di vere recensioni.

 

Luciano Bianciardi, Ai miei cari compagni (Stampalternativa 2007)

Letture e recensioni part I

“Ai miei cari compagni” è una rievocazione curata nei minimi dettagli, e il fattore ucronico non confonde le idee, semmai conferma il senso di alcuni accadimenti: Bianciardi ci strizza l’occhio e ci invita a non abbassare la guardia, a non farci distrarre dall’apparenza di una storia che morta e sepolta non è. (Leggi la recensione)

 

Dorothea Brande, Diventare scrittori (Sperling&Kupfer 2008)

Letture e recensioni part I

Che vuol dire, agli occhi degli altri, essere uno scrittore? Quali sono i rischi del dirsi artista, e dell’assumerne le pose esteriori? Quali sono i trucchi per aprire i rubinetti della creatività, base di ogni buona storia? Quali invece per gestire l’ansia e i problemi emotivi collegati alle aspettative verso il proprio lavoro? La Brande fornisce risposte chiare e qualche regola da seguire, che contiene il sano pragmatismo di altri tempi e prevede una buona dose di fatica. (Leggi la recensione)

Michel Faber, Sotto la pelle (Einaudi 2004)

Letture e recensioni part I

È un romanzo che mi ha colpita profondamente. Lo considero il migliore che ho letto quest’anno, e ne do un giudizio più che positivo. Nonostante abbia qualche difettuccio, che andrò a descrivere, ne consiglio caldamente la lettura, perché oltre a uno stile particolare, evocativo ed efficace, Faber è riuscito a creare con poco una storia di altissimo impatto emotivo. (Leggi la recensione)

Pasquale Faseli, Siamo tutti mafiosi (Sangel 2010)

Letture e recensioni part I

Inizierei con il dire che, a mio giudizio, “Siamo tutti mafiosi” è un esordio eccellente. Ha uno stile definito, efficace, consapevole e che si sviluppa nel corso del testo coerentemente con gli sviluppi delle vicende narrate; ha una trama che si segue con interesse; soprattutto, ha qualcosa da dire. (Leggi la recensione)


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