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#letturestive La crisalide nel fango – Matteo Viviani

Creato il 22 giugno 2015 da Bea23

Quando mi hanno proposto di recensire un noir ero un po' scettica: dai tempi del liceo, quando avevo studiato Edgar Allan Poe, non mi ero più avvicinata al genere, perché leggendo prevalentemente di sera ho sempre il timore di portarmi dietro, nei sogni, l'oscurità e gli intrighi di quei romanzi. Però con La crisalide nel fango di Matteo Viviani, il giornalista de Le Iene al suo primo lavoro editoriale, mi sono fatta forza. E ho elegantemente superato l'esame, direi. Con ben due luci accese.

Il suo "noir in chiave pulp" lascia davvero senza fiato. È scritto bene, veloce, immediato, con a tratti uno slang giovanile molto attuale. Capitoli brevi che rendono la lettura ancora più incalzante, e i turbamenti di tre giovani alle prese con la vita, tre diverse sfaccettature della personalità dell'autore, che ha lasciato correre la sua immaginazione creando una storia che sta benissimo in piedi da sola. E che io vedrei bene anche in un film.

Oggi mi sento bene, felice. So che è a causa di quel fluido trasparente che mi hanno iniettato poco fa nelle vene. Chissà se quel liquido incolore stempererà in modo infinitesimale il rosso vivo del mio sangue. Chissà se una traccia di questo benessere chimico rimarrà nei miei globuli rossi. Guarda me: guardami Dio. Sono felice. Nonostante abbia commesso ciò che tu sai.

La trama è all'apparenza semplice: la crisalide del titolo, la giovane larva pronta a sbocciare e a diventare farfalla, è Sonia, una ragazza di origini finlandesi, piena di sogni, che resta però intrappolata nel fango. A bilanciare la sua condizione due estremi: Alessandro da una parte, cinico, pieno di donne, Raffaele dall'altra, sfigato, insicuro. Una narrazione a tre voci che cresce via via e tiene inchiodati alle pagine. Gli indizi che l'autore ha volontariamente disseminato qua e là aiuteranno i più esperti a raccapezzarzi, mentre per chi non è avvezzo al genere il finale sarà davvero sconcertante. Ma è anche questo che fa di un libro un buon libro: il fatto che riesca a stupirti, a sconvolgerti, a lasciare il segno.

La crisalide nel fango è un libro da portare in spiaggia, per la serie delle #letturestive. E magari da leggere alla luce del sole, più che a quella dell'abat-jour, per i fifoni come me.

Post realizzato in collaborazione con Bloggeritalia


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