quando il proprio paracadute tessuto di sogni non si apre,
può essere doloroso ma necessario
affinché si viva a pieno”.
[Levante]
L’attesa è finalmente finita: dopo averci accompagnato nel corso del 2013 con le sue agrodolci melodie , Levante è pronta a debuttare l’11 Marzo con “MANUALE DISTRUZIONE“, il suo disco d’esordio.
E non è tutto: la nuova produzione di casa INRI, distribuita da Artist First, sarà disponibile in preorder su iTunes a partire dal 18 febbraio con un’esclusiva bonus track feat. Bianco.
L’annuncio va così a chiudere lo speciale percorso di un album che ha seguito un tragitto fuori da ogni regola conosciuta, con alle spalle già un trascorso live grazie all appena concluso tour autunnale de “Le Feste di Alfonso” e con i contorni ben definiti da tre deliziose hit radiofoniche, valse all’artista l’ attenzione di Max Gazzè e Fiorello e una speciale menzione da iTunes tra i Nuovi Artisti 2014.
Nelle 12 tracce di MANUALE DISTRUZIONE Levante ci racconta come si “cresce su grandi macerie, quando tutto quello che si impara e che ci istruisce in qualche modo riesce a distruggerci, perchè schiantarsi contro la realtà quando il proprio paracadute tessuto di sogni non si apre, può essere doloroso ma necessario affinché si viva a pieno”.
Un sapore agrodolce che avevamo iniziato ad assaporare in singoli come “Sbadiglio” e “ Memo” dove esiste sempre un sottile contrasto tra le emozioni di cui si fa carico la melodia e quelle racchiuse nei testi, uno strappo talmente evocativo da trasformarsi in immagine. Dalla intensa “Le Margherite sono salve” alla grintosa “Duri come me” fino al contagioso giro di “Farfalle” tutto diventa un caleidoscopio di colori.
Un album che racchiude diverse anime dell’indie torinese a partire dalla produzione artistica di Alberto Bianco e dalle registrazioni che hanno coinvolto Federico Puttilli e Alessio Sanfilippo dei Nadar Solo, Daniele Celona, Claudio De Marco e Gianluca “Cato” Senatore (Africa Unite e Giuliano Palma e Bluebeaters) tra il Cavoretto Hills Studio e il MAM Recording di Cavallermaggiore.